Presunti illeciti nella fusione tra Unipol e Fondiaria Sai. Indagati per aggiotaggio i vertici del nuovo gruppo
Il colosso Unipol Sai nella bufera per presunti illeciti nell’operazione di fusione tra il gruppo assicutativo delle coop (Unipol) e l’ex polo della famiglia Ligresti (FonSai, Milano Assicurazioni e Premafin). L’amministratore delegato del nuovo gruppo, Carlo Cimbri, è indagato per aggiotaggio dalla Procura di Milano, così come altri tre manager: Roberto Giay, già amministratore delegato di Premafin Finanziaria;Fabio Cerchiai, ex presidente del consiglio di amministrazione di Milano Assicurazioni e Vanes Galanti, in passato presidente del consiglio di amministrazione di Unipol Assicurazioni. Il reato di aggiotaggio contestato all’Ad e ai manager, come riporta Il Fatto Quotidiano, si riferisce ai valori di concambio delle azioni delle società coinvolte, cioè il controvalore dell’operazione, al momento della fusione delle società.
Secondo gli inquirenti i concambi tra le società sarebbero stati valutati in modo erroneo e artificioso, e a viziare i concambi sarebbe stato il ritocco al rialzo del valore reale degli immobili e dei titoli detenuti da Unipol. Ciò avrebbe portato significative alterazioni dei prezzi delle azioni della nuova Unipol Sai.
Dubbi e criticità stanno emergendo anche sull’operato delle autorità di vigilanza, la Consob e l’Isvap (l’ex organismo di vigilanza delle assicurazioni), accusate di non avere vigilato abbastanza – o di aver addirittura agevolato – la discussa fusione tra i due poli assicurativi orchestrata da Mediobanca, creditrice di entrambi i gruppi.
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