Se il ddl “Concorrenza” verrà convertito in legge, le Compagnie potrebbero risparmiare più del 40% per i danni lievi e fino a circa 500mila euro per i casi più gravi
Se il ddl “Concorrenza” verrà convertito in legge, le Compagnie potrebbero risparmiare più del 40% per i danni lievi e fino a circa 500mila euro per i casi più gravi.
Saranno infatti riviste le basi di calcolo degli indennizzi per ogni punto di invalidità: si passa da 795,91 euro a 674,78, con una diminuzione di circa -15%. Contemporaneamente, con un cavillo, il danno morale sarà riportato dentro il danno “non patrimoniale” e risarcito sulla base delle nuove tabelle.
In cambio di un non definito sconto sul premio per chi si farà installare la scatola nera, le assicurazioni otterranno centinaia di milioni di risparmi grazie al drastico taglio dei risarcimenti alle vittime degli incidenti stradali.
Ecco un esempio riportato dal Corriere di Novara:
Se un ragazzo di 30 anni è vittima di un incidente e subisce un’invalidità dell’8% con il sistema attualmente in vigore avrebbe diritto al riconoscimento del danno biologico per poco più di 12mila euro, ai quali si aggiungerebbe un 25-30% per il danno morale e un’ulteriore quota di personalizzazione del danno che può arrivare a un ulteriore 20% se ad esempio la vittima dell’incidente facesse un uso professionale della parte lesionata. In totale dunque alla vittima spetterebbero circa 18mila euro di risarcimento. Con le nuove regole, invece, per la stessa invalidità, si avrebbero poco più di 10.200 euro comprensivi anche del danno morale, più l’eventuale personalizzazione del danno calcolata su una base già comunque decurtata.
Le nuove norme toccano anche il danno biologico non lieve che diventa “danno non patrimoniale per lesioni di non lieve entità”. Dunque anche in questo caso la liquidazione del danno prevista dalle tabelle nazionali ricomprenderà i danni morali, mentre i danni temporanei di grave entità vengono addirittura equiparati ai danni lievi stabilendo lo stesso risarcimento di 39,37 euro al giorno per ogni giorno di inabilità. Bisogna sottolineare che queste tabelle valgono solo, penalizzandoli quindi, per gli incidenti stradali e per la responsabilità medica, guarda caso anch’essa coperta da assicurazione. In tutti gli altri casi si applicano invece le tabelle messe a punto dall’Osservatorio Giustizia Civile di Milano, che prevedono risarcimenti molto, ma molto più elevati: analizzando lo stesso caso preso in esame, solo per il danno biologico, la tabella prevede oltre 16.200 euro, mentre il risarcimento per i danni temporanei di grave entità arriva a 140 euro giornalieri anziché 39,37. Com’è possibile che lo stesso danno venga liquidato in modi diversi a seconda se la vittima è stata investita da un’auto o è stata colpita da un’insegna caduta da un negozio? La Consulta ha sancito con la sentenza 235 del 2014 che ciò è perfettamente costituzionale (fonte: Corriere di Novara)
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