Non solo in Italia: la mancanza di copertura assicurativa RcAuto sembra un fenomeno internazionale, basti vedere che succede negli USA e in UK. Secondo lo studio di Lake Market Research gli automobilisti si sentono truffati.
Lo studio si chiama Private Motor Insurance Market Report ed è stato realizzato da Lake Market Research. Lo scopo? misurare le tendenze assicurative negli USA e in UK.
I dati sono sconfortanti per i paesi analizzati ma rappresentano un banco di riscontro anche per l’Italia, perché, nonostante il “mal comune” non sia “mezzo gaudio”, quantomeno possiamo pensare di non essere gli unici ad aver eun parco auto non assicurato importante.
La percentuale delle auto assicurate negli USA, infatti, nel 2012 è scesa al 91% quando solo nel 2006 toccava praticamente il 100% del circolante.
La situazione del Regno Unito non è molto differente. Certo, non saranno i 4 milioni di auto non assicurate che si stima circolino in Italia, ma i 2.5 milioni di automobilisti non coperti della Gran Bretagna sono comunque un gran numero,
Le motivazioni del popolo della “non assicurazione” sono tuttavia differenti rispetto a quelle italiche (più legate alla carenza di liquidità). Secondo il direttore amministrativo del Lake Market Research, Julie Hodgson, alla base del fenomeno c’è infatti “una lacuna nella fiducia del cliente nei confronti del mercato assicurativo RC auto dovuto ad una mancanza di trasparenza. L’aumento del numero delle auto non assicurate è una preoccupazione reale”.
Secondo il Lake Market Research, questo fattore avrebbe portato molti clienti a cambiare compagnia assicurativa su base regolare per combattere i prezzi in aumento.
Anche se il 50% degli automobilisti pensa che i sinistri fraudolenti siano la principale causa dei premi più alti, 6.9 milioni di essi hanno cambiato compagnia assicurativa lo scorso anno,” ha affermato Hodgson. “Il Lake Research ha rilevato che veramente pochi hanno cambiato a causa di una scarsa esperienza nella gestione dei sinistri (1%) o di un scarso servizio clienti (2%). Si tratta solo del prezzo. Gli automobilisti pensano di essere derubati.”
E parte di questo potrebbe essere dovuto all’uso esteso dei siti di comparazione web, anche se questo settore non ha ancora conquistato la totale fiducia dei clienti.
Hodgson ha affermato: “il 47% degli automobilisti utilizza attualmente un sito di comparazione prezzi e il 59% ha intenzione di usarne uno in futuro. Gocompare è il leader del mercato, con uno share del 20.4%, ma lo share di Comparethemarket sta crescendo. Tuttavia, il fatto che solo il 49% degli automobilisti abbia affermato di avere una completa fiducia nei confronti dei siti di comparazione prezzi implica che i prezzi in questi siti non siano così bassi come dovrebbero essere in realtà.”
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