Speciale Riparazione a freddo: Marco Bassini crede nella formazione

L’estate in carrozzeria è sinonimo di grandine, lo abbiamo imparato bene l’anno scorso quando numerosi eventi avversi, violenti e talvolta imprevedibili, hanno stravolto non sempre in meglio la vita di tanti addetti ai lavori. Ne abbiamo parlato con Marco Bassini, carrozziere e detailer della Brianza con una solida esperienza di insegnamento che, nelle scorse settimane, ha programmato diversi corsi professionali sulla riparazione a freddo delle ammaccature con Eurograndine, una competenza che sarà sempre più centrale nelle finanze delle carrozzerie e dei centri detailing.

Perché all’interno delle sue attività organizza periodicamente corsi per diventare levabolli?
«Noi dal 2018 siamo Training Center Rupes e organizziamo corsi di lucidatura per i detailers; ci sembrava interessante integrare anche il discorso di riparazione a freddo, principalmente perché la grandine della scorsa estate ci ha fatto capire quanto sia importante questa competenza per il lavoro di carrozzeria, ma anche per i centri detailing. Molti colleghi infatti si sono visti annullare gli appuntamenti in seguito agli eventi atmosferici estremi, per ovvi motivi. Una doppia beffa per chi non era adeguatamente formato o impreparato ad accogliere una mole importante di riparazioni, perché ha perso non solo il lavoro straordinario, ma anche quello programmato. E poi è sempre spiacevole vedere un cliente rivolgersi ad altre strutture, col rischio di perderlo».

Lei collabora col network EuroGrandine di Torino, specializzato proprio nella riparazione a freddo e molto attivo sul fronte della formazione. Quanto è importante la riparazione a freddo oggi in carrozzeria?
«Moltissimo, perché le manifestazioni meteorologiche estreme saranno sempre più frequenti durante l’estate; questo metodo ci permette di riparare ammaccature da grandine, sportellate o piccoli urti senza dovere riverniciare il veicolo, preservando la vernice originale e riducendo i tempi di lavorazione. Inoltre ci consente di offrire ai clienti una soluzione più economica ed efficace, aumentando la loro soddisfazione e fidelizzazione».

RICHIESTO DAL MERCATO

Non solo, il servizio di levabolli è molto richiesto anche dai grandi attori del mercato come flotte aziendali, autonoleggi e Compagnie assicurative, che cercano soluzioni rapide ed economiche per la gestione dei loro veicoli: «C’è da considerare infatti che queste realtà prevedono un massimale, un tetto di spesa, per cui fare riparazioni senza verniciatura ci permette di soddisfare queste condizioni senza rinunciare alla qualità».

I suoi followers come rispondono ai “bandi” dei corsi?
«Molto bene, tanti colleghi carrozzieri e detailer hanno mandato un dipendente, il proprio figlio o sono venuti in prima persona col desiderio di acquisire nuove competenze specialistiche, migliorare la propria professionalità e aumentare le opportunità di lavoro».

Insegna carrozzeria all’ENAIP di Lecco: secondo lei sarebbe importante inserire questa disciplina tra le materie di studio?
«Assolutamente sì, per questo abbiamo già deciso che dall’anno prossimo organizzeremo alcuni eventi in cui spiegheremo l’arte della riparazione a freddo ai ragazzi, offrendogli così più opportunità professionali e sbocchi reali. Il mondo della carrozzeria infatti è sempre più ampio e la figura del tecnico levabolli fondamentale. Preparare le nuove leve a sfruttare questo metodo le renderebbe più preparate e competitive nel mercato del lavoro, fornendo loro competenze pratiche che possono spendere immediatamente».

Da esperto di finitura, quanto conta questa nella riparazione a freddo?
«Tanto tanto tanto, la differenza che una lucidatura preconsegna può fare dopo la lavorazione a freddo è notevole. Quando si ripara un’auto grandinata, ad esempio, bisogna riportare un bollo nella sua posizione originale. Una volta ripristinata la posizione, il supporto in lamiera potrebbe presentare un leggero segno di lavorazione o piccole imperfezioni; qui interviene il lucidatore o il detailer che, con una lieve rettifica del trasparente, ottiene una finitura a regola d’arte».

a cura di Simone La Rocca