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Speciale riparazione a freddo: Autocenter Arese ci crede e investe

Non ha mezze parole l’imprenditore milanese: oggi, nella sua nuova factory per il ripristino delle vetture, ha integrato un reparto di riparazione a freddo da usare non solo per la grandine. Fa risparmiare denaro e tempo… e rispetta l’ambiente

Abbiamo contattato Paolo La Vitola per il nostro Speciale PDR: volevamo intervistarlo e sapere se e come usa i provider della riparazione a freddo. Così abbiamo scoperto che non solo li usa e li userà, ma che nella sua nuova factory di Caronno Pertusella ha addirittura creato un reparto dedicato alla tecnica di riparazione a freddo con personale di Autocenter Arese.

Riparazione a freddo: quanto è importante?
«In una carrozzeria moderna non deve mancare. Oggi con i fenomeni grandinigeni sempre più diffusi gli interventi di questo tipo non sono più un picco stagionale ma, visti i numeri delle auto danneggiate per grandinata, si spalmano su tutto l’anno. Nelle mie carrozzerie i levabolli sono sempre presenti».

Lavori con dei provider?
«Sì, da anni, sono fondamentali per reggere l’impatto dei grandi numeri nelle settimane successive alle grandinate pesanti. Consentono di avere una flessibilità sulle auto da riparare. Lavoro con Ballsystem, che mi garantisce qualità e tempi contenuti. Però nella mia nuova factory di Caronno Pertusella ho creato un vero e proprio reparto tutto dedicato alla riparazione a freddo dove lavorano dei levabolli miei per garantire velocità del ciclo di riparazione e massimizzare l’uso della tecnica PDR, in modo da risparmiare tempo sia come lavorazione sia come ricambi e ridurre l’impatto ambientale che viene ridotto».

Una nuova factory: di cosa si tratta?
«Ho rilevato un sito industriale a Caronno Pertusella, alle spalle della stazione ferroviaria, che sto trasformando in una factory a ciclo chiuso per il ripristino delle vetture. Qui arrivano vetture usate o di fine noleggio che vengono completamente rimesse a nuovo in tutte le componenti, carrozzeria, interni e meccanica per poi essere vendute o rinoleggiate. La factory prevede anche uno spazio per la vendita delle vetture e la consegna ai nuovi proprietari. Si tratta di un progetto molto ambizioso in cui credo molto. La struttura ha una superficie di 40.000 metri quadrati e parcheggi esterni per 2.500 vetture».

È già operativa?
«La struttura è in fase di allestimento ma è già operativa. Nonostante siano in corso i lavori abbiamo già installato i primi impianti e stiamo già lavorando. A breve avremo in totale: 14 cabine verniciature di cui 12 utilizzabili anche per la preparazione, 6 postazioni dedicate alla preparazione dei danni da grandine e 3 tintometri di cui 2 MoonWalk PPG. Sono operative anche parte delle aree di lattoneria con dei banchi di minitiro già in funzione. Poi a breve completeremo l’area produttiva, compreso il reparto di levabolli. Già oggi la struttura funziona e lavora macchine. Su un singolo turno lavoriamo 220 macchine a settimana, a breve, lavorando su due turni, arriveremo a 350. Si tratta di una struttura chiusa ai clienti privati, che continuano a essere canalizzati sulle altre 4 carrozzerie. Poi avremo altre novità importanti…».

a cura di Renato Dainotto - Foto Photo-R