Che fine hanno fatto gli sconti obbligatori – teoricamente significativi – per chi sceglie di installare la scatola nera? Annunciati in pompa magna due anni da, ad oggi restano ancora nel limbo. Mancano infatti i decreti attuativi dei ministeri competenti, impantanati in due criticità ancora da sbloccare: la privacy e l’attendibilità della black box nello stabilire la responsabilità del sinistro.
La Legge sulla Concorrenza n. 124/2017 prevedeva l’applicazione di sconti obbligatori sul prezzo della RC auto nel caso in cui l’automobilista avesse accettato di farsi installare la scatola nera. L’IVASS, da parte sua, aveva il compito di determinare le tariffe e gli sconti, che dovevano essere ‘significativi’
Dopo due anni, come si legge in un articolo del Sole 24 Ore, l’IVASS ha svolto il suo dovere pubblicando fin dal 27 marzo 2018 il Regolamento n. 37 su “criteri e modalità per gli sconti obbligatori RC auto da parte delle imprese di assicurazione”. Ma le bozze dei decreti attuativi dei Ministeri dei Trasporti e dello Sviluppo Economico sono ferme in pubblica consultazione da un anno, e da allora tutto tace.
Sarebbero due, in particolare, i nodi che devono essere ancora sciolti. Primo,la questione privacy, ovvero l’utilizzo dei dati registrati dal dispositivo ai fini tariffari, valutando ad esempio lo stile di guida di ciascun assicurato e definendo un premio ad hoc. La seconda criticità riguarda invece la precisione della scatola nera: la bozza del decreto riconosce alla scatola nera un margine di tolleranza di 10 metri sulla determinazione della posizione del veicolo, ma più di qualcuno la ritiene troppa significativa per ricostruire con assoluta certezza la dinamica del sinistro.
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