La maggior parte degli incidenti avviene nelle aree metropolitane, con Roma e Milano in testa
A fronte di una lieve diminuzione nel 2015 del numero di incidenti stradali, l'analisi dell'Osservatorio di Segugio.it rileva come la maggior parte di questi sia avvenuto nelle aree metropolitane, con Roma e Milano in testa.
Nel Lazio va segnalato il calo del numero di incidenti stradali registrato lo scorso anno è stato leggermente inferiore alla media nazionale: nel 2015, rispetto al 2001, le vittime della strada si sono ridotte del 49,4% contro il -51,7% della media Italia mentre fra il 2010 e il 2015 la riduzione (-17,8%) è stata superiore al dato medio nazionale (-16,7%). Sempre fra il 2010 e il 2015 l'indice di mortalità sul territorio regionale è passato da 1,6 a 1,8 deceduti ogni 100 incidenti, quello medio nazionale da 1,9 a 2,0.
Gli incidenti verificatisi nel Lazio sono stati 20.227, e hanno provocato la morte di 370 persone e il ferimento di altre 28.117. Rispetto al 2014, diminuiscono sia gli incidenti (-1,8%) che i feriti (-1,7%), in linea con le variazioni rilevate nell'intero Paese (rispettivamente -1,4% e -1,7%). Il numero di vittime della strada rimane sostanzialmente invariato (-0,3%) in controtendenza con la media nazionale (+1,4%).
Nel Lazio l’incidentalità è fortemente polarizzata nella provincia di Roma, dove si concentra quasi l’82% del totale dei sinistri stradali ed in particolare nel comune capoluogo (64,9%). I flussi di traffico in entrata e in uscita dalla capitale caratterizzano il fenomeno dell’incidentalità: sul Grande Raccordo Anulare, nel 2015, si sono registrati 733 incidenti pari al 53,9% del totale degli incidenti rilevati lungo le autostrade. Da segnalare l’alta pericolosità sul tratto laziale dell’A1, dove gli indici di mortalità e lesività segnalano, rispettivamente, 6,2 decessi e 228,4 feriti ogni 100 incidenti.
Nella provincia di Roma sono stati ben 16.570 gli incidenti stradali del 2015, in flessione del 2,1% rispetto allo scorso anno, con 238 morti (-2,9%) e 22.409 feriti (-1,6%).
Non va meglio per chi vive a Milano. In Lombardia, infatti, nel 2015 si sono verificati 32.774 incidenti stradali, che hanno causato la morte di 478 persone e il ferimento di altre 45.203. Rispetto al 2014, diminuiscono sia gli incidenti (-1,2%) che i feriti (-1,2%), in linea con le variazioni rilevate nell'intero Paese; il numero di vittime della strada invece aumenta più della media nazionale, +6,7% contro +1,4%.
Le strade della città metropolitana di Milano sono caratterizzate dal maggior numero di incidenti (42,8% del totale regionale), ma anche dall’indice di mortalità e gravità più basso, insieme alle strade monzesi e brianzole. In Lombardia gli indicatori statistici di mortalità e gravità evidenziano una situazione critica nelle Aree interne, dove nel 2015 si registrano valori (rispettivamente 4,1 e 2,8) pari a quasi il triplo della media regionale (1,5 e 1,0). Gli indici di mortalità e gravità raggiungono quota 8,2 e 5,8 nei comuni Ultra-periferici, dove sono più che raddoppiati rispetto all’anno 2014. Di contro, nel totale dei Centri l’indice di gravità rimane invariato (0,9) e lievemente in crescita l’indice di mortalità (1,3).
Solo a Milano ci sono stati 14.045 incidenti (+0,2% rispetto al 2014), che hanno causato 117 morti (101 l'anno precedente) e 18.705 feriti (18.633 nel 2014).
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