Tra le novità del Ddl Concorrenza, che in questi giorni inzia il suo iter alla Camera, sbuca l'obbligo di mostrare la fattura del carrozziere per ottenere il risarcimento. L'automobilista viene spinto ad affidarsi al "risarcimento per equivalente"
Tra le norme del Ddl Concorrenza, che in questi giorni sta per iniziare il suo iter alla Camera, sbuca l’obbligo di mostrare la fattura del carrozziere per ottenere il risarcimento dell’incidente stradale.
In pratica le compagnie assicurative, per evitare che un automobilista incidentato presenti preventivi gonfiati, subordineranno il pagamento del danno alla presentazione del relativo documento fiscale.
I preventivi, da quanto sembra di capire, sarebbero quindi “banditi”, con le conseguenze che ciò comporta. Nel caso (legittimo) in cui il carrozziere non voglia rilasciare la fattura prima di aver ricevuto il pagamento per la riparazione effettuata, il danneggiato sarà infatti costretto ad anticipare l’esborso ancor prima di ottenere il risarcimento dell’assicurazione, con il rischio tra l’altro di non vedersi risarcita tutta la somma versata
La normativa stabilisce inoltre che anche in caso di cessione del credito per l’importo dovuto per la riparazione del mezzo incidentato, la liquidazione del danno sarà comunque condizionata dalla presentazione della fattura emessa dal riparatore. Il che mette dunque forti ostacoli allo strumento della cessione del credito al carrozzerie.
L’automobilista viene invece spinto a sottoscrivere una polizza aggiuntiva che contenga l’obbligo, in caso di incidente, di affidarsi al cosiddetto “risarcimento per equivalente”, che viene effettuato da tecnici fiduciari della compagnia qualora il costo di riparazione sia pari o superiore al valore di mercato del bene danneggiato. Lo sottoscrizione di tale polizza determina uno sconto sul premio annuale.
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