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Riforma Rca: da che parte stanno le Associazioni dei consumatori?

La maggior parte delle associazioni dei consumatori si è dichiarata favorevole al disegno di legge che ricalca l' art.8, non considerando le pesanti limitazioni che comporta ai consumatori. L'unica voce fuori dal coro è quella di Assoutenti.

Forse non hanno pienamente compreso gli effetti dell’articolo 8, fatto sta che quasi tutte le associazioni dei consumatori si sono schierate a favore del Disegno di legge sulla riforma rc auto. La paventata riduzione dei prezzi delle polizze sembra essere una condizione sufficiente per accettare sostanziali limitazioni ai diritti degli assicurati, tra cui quella di scegliere la carrozzeria dove andare. L’unica cosa importante sembra dunque il “risparmio”, nascondendo sotto il lenzuolo cosa in realtà si va a perdere.
Fedeconsumatori, in un comunicato stampa, affemra che “le norme relative al settore rc auto stralciate dal Decreto Destinazione Italia contenevano molte misure rivolte a premiare gli automobilisti virtuosi, e per questo non vediamo di buon occhio lo stralcio di tale articolo, anche se necessitava ancora di molte modifiche migliorative. Secondo l’associazione “il decreto, infatti, intendeva spronare le compagnie ad una maggiore competitività ed all’abbattimento dei costi per gli automobilisti corretti”.
Pienamente favorevole al nuovo anche Adiconsum, che ritiente che “questo disegno di legge rappresenti un passo in avanti concreto verso l’abbassamento delle tariffe rc auto che tutti sappiamo essere le più alte d’Europa”. Adiconsum auspica tuttavia che “al più presto si possa aprire un tavolo di confronto tra governo associazioni dei consumatori e rappresentanti dei carrozzieri per arrivare a stabilire nuove regole condivise che non penalizzino quanti lavorano correttamente ma che vadano ad estromettere dal mercato coloro che, operando fuori dalle regole, fanno innalzare il costo delle polizze”.
Adoc parla di “buona notizia per i consumatori”, soprattutto per la “possibilità di installare una scatola nera che comporterà uno sconto sulle tariffe pari al 7%”.

Unica voce fuori dal coro è quella di Assoutenti, che si era apertamente schierata contro l’articolo 8 “Destinazione Unipol”, considerato il mezzo attraverso cui “rottamare i diritti degli assicurati e dei danneggiati”, visto che comprendeva “un pacchetto di modifiche liberticide dei diritti degli assicurati e dei danneggiati e della libertà di impresa”. Dal momento che il dd ricalca esattamente tale pacchetto, è del tutto evidente la forte contrarietà di Assoutenti anche nei confronti del ddl.