Ricordiamo Rodolfo Bassi

Domenica 16 giugno una brutta notizia è rapidamente rimbalzata tra social, whats’up e telefonate: Rodolfo Bassi ci ha lasciato, ci ha lasciato all’improvviso, alla Rodolfo Bassi che nel nostro settore ha vissuto così la sua vita professionale, con dei grandi colpi di scena.
Questa volta purtroppo non si tratta del solito colpaccio di Bassi. Quale aggettivo potrebbe riassumere la vita pubblica di Rodolfo? Ci ho pensato lungamente in questi giorni. Poi in realtà ho lasciato che fossero le persone vicino a lui a dirmi quello più calzante. Un vulcano. Rodolfo era in effetti un vulcano attivo come l’Etna che borbotta, borbotta e ciclicamente fa il botto. Negli ultimi anni, in Emilia Romagna e nelle Marche, Rodolfo ha lavorato così, partendo da Bologna e Reggio Emilia per espandersi in quasi tutta l’Emilia Romagna e parte delle Marche.

Ogni tanto mi chiamava e mi diceva: «Vieni a Reggio, ho una notizia per te. Ti vengo a prendere alla stazione… vedrai, ne vale la pena». Partivo e in effetti c’era la notizia. Per dovere di cronaca ripercorriamo la sua avventura professionale: partita con Bologna Car Color a Bologna e Color Line a Reggio Emilia si è poi espansa negli ultimi anni con la creazione di Color Network insieme a Company Service. Poi una, due estati fa un altro colpo di scena con il concentramento delle operazioni in Company Service e un rapido sviluppo inglobando altre realtà. Rodolfo era la mente e il braccio, ma non voleva appropriarsi di tutti i meriti. Agli eventi preferiva fare parlare gli altri, condivideva.

Quando lo incontravo mi affogava di parole, un vulcano di spontaneità. Alcune mi sono rimaste scolpite nella memoria: «Le lattine di vernici le sanno vendere tutti, pochi sanno trasformare la vendita in servizi». Ed era quello che stava facendo da 40 anni, trasformare il lavoro del colorificio. Che dire della sua visione del futuro? È stato il primo a intuire il potenziale del miscelatore di vernice automatizzato e ci ha investito risorse della sua azienda per l’omologazione della vernice da miscelare. Un precursore. Dell’uomo invece mi piacevano la spontaneità, la sicurezza con cui portava avanti le sue idee e il sorriso. Rodolfo sorrideva sempre. Quando parlava di lavoro e quando parlava di sua moglie, quando raccontava dei viaggi in Harley Davidson e quando a pranzo, magari senza saperlo, mi stava insegnando qualcosa sul mondo delle vernici. Un uomo così ovviamente non piaceva a tutti, è la vita. Ma in fondo è questo il peso di essere un personaggio. Rodolfo Bassi è stato un personaggio di questo settore. E ne sentiremo la mancanza tutti (R.D.).

Rodolfo Bassi, 20 gennaio 1962 – 16 giugno 2024