Le indagini hanno fatto emergere un vero e proprio "tariffario" dei ricambi. Gli acquirenti erano per lo più autoriparatori
I carabinieri del nucleo investigativo del Comando provinciale di Roma hanno sgominato una banda che rubava auto per poi smontarle e rivendere i ricambi. L'operazione ha portato all'arresto di 18 persone, tra cui un carabiniere che secondo gli investigatori informava l'organizzazione – in cambio di soldi – sui movimenti delle pattuglie.
La banda criminale operava sopratutto in specifiche zone, in particolare alcuni quartieri a ovest della Capitale, oltre all'area di piazzale Clodio parcheggi della fermata della metropolitana B Eur-Magliana e della ferrovia Roma-Lido. Le auto venivano poi smontate e per la ricettazione dei ricambi la banda si appoggiava anche a soggetti operanti nel napoletano. Dalle indagini emerge un vero e proprio “tariffario“ e tra i pezzi più venduti figurano componenti delle Smart, come gli attuatori della frizione, venduti al prezzo medio di 50-60 euro, volanti, mascherine anteriori dotate di luce diurne a led, estrattori per paraurti posteriori, molti dei quali sono stati ritrovati in un capannone di Villaricca, in provincia di Napoli, che faceva da magazzino all'organizzazione. Gli acquirenti sono risultati soprattutto titolari o impiegati di officine ed ed elettrauto.
Le indagini sono partite dopo che il presunto capo dell'organizzazione è stato denunciato per il furto di una vettura in car sharing della società “Car2go“, da cui l'operazione dei carabinieri ha preso il nome.
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