Poco prima di Natale il Parlamento ha varato l’aumento della tariffa di revisione pari a circa il 22% di quella ancora in vigore. Appena sarà emanato il necessario decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (rallentato dal cambio di governo e ministro) la tariffa di revisione presso i centri privati passerà da 66,88 euro a 79,02 euro. Chi invece effettua la revisione presso un centro della motorizzazione il costo passa da 45 a 54,95 euro.
CRESCERANNO I RICAVI DEI CENTRI
Un’operazione che dovrebbe portare benefici ai gestori dei centri di revisione privati che in questi anni hanno visto erodere il loro utile netto per la costante crescita dei centri che dal 2013 al 2019 sono passati da circa 7.500 officine a oltre 9.000 un incremento che dati alla mano diffusi dal Cnit rappresenta circa il 19%. Una crescita pesante che ha impattato sul reddito dei centri: se nel 2013 un centro privato aveva un ricavo di circa 93.000 euro nel 2019 si è scesi a 80.000 circa (-13%). Poi ovviamente questa è una media e l’impatto sul volume di affari può essere maggiore o minore in base alla densità di centri privati sullo stesso territorio.
AUMENTO TARIFFA IMPORTANTE PER CENTRI REVISIONE
Questo piccolo aumento previsto nella Legge di Bilancio dell’ex Governo Conte è molto importante per un settore che oggi è in sofferenza. Nel tempo per i centri di revisione i costi sono aumentati e le tariffe sono rimaste al palo. Un aumento sul prezzo della revisione auto necessario anche per garantire la professionalità dei centri di revisione attraverso cui viene garantita la sicurezza delle vetture che viaggiano sulle nostre strade.
a cura di Renato Dainotto - foto PHOTO-R
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