Attualità

Rete Amica contro la riforma rc auto

I carrozzieri valdostani di Rete Amica Carrozzeria prendono posizione contro i provvedimenti della riforma rc auto che prevedono forma specifica presso carrozzerie convenzionate e divieto di cessione del credito

I Carrozzieri di Rete Amica Carrozzeria della Valle d’Aosta prendono posizione contro i le nuove ipotesi di riforma rc auto contenute nel ddl concorrenza, che domani verrà presentato al consiglio dei ministri

Le carrozzerie: Alpina, Brucculeri, Chavanne, Dessimone, Garage 76, Lys, Milano, Negretto, Nettuno, Nuova Autostar, Nuova Carrozzeria Aosta, Padovani, Pangallo, Papillon, Pila, Pisano, Refinish-Car, Saint Christophe, Scarfò & Gullone, Symbol, Tadiello, Tunnel, Valdostana, Viscariello hanno lanciato l’offensiva mediatica contro le nuove ipotesi formulate in materia di risarcimento danni

Il provvedimento, spiega Francesco Iannizzi, presidente Rete Amica Carrozzeria della Valle d’Aosta che ne chiede la modifica prevede ” il risarcimento in forma specifica, riparazioni presso le carrozzerie convenzionate, e il divieto di cessione – alla carrozzeria o ad altri soggetti – del credito derivante dal risarcimento”.
Per Ianizzi “c’é chi vuole intervenire non solo su tariffe di mano d’opera e materiali, ma anche sul costo o fornitura dei ricambi”.
Insomma, alle assicurazioni non va giù di dover pagare risarcimenti a chi non fa parte delle reti fiduciarie, ma questo piaccia o no, è libero mercato.
Nel decreto legge ‘CrescItalia’ varato il 24 gennaio dal Governo c’è una norma che limita la libertà dei cittadini e altera la concorrenza nel mercato delle riparazioni di auto.
l comma 2 dell’articolo 29 del Decreto liberalizzazioni stabilisce infatti: “In alternativa ai risarcimenti per equivalente, è facoltà delle compagnie offrire, nel caso di danni a cose, il risarcimento in forma specifica. In questo caso, se il risarcimento è accompagnato da idonea garanzia sulle riparazioni, di validità non inferiore ai due anni per tutte le parti non soggette a usura ordinaria, il risarcimento per equivalente è ridotto del 30 per cento”.
Significa che, in caso di incidente automobilistico, i cittadini possono scegliere il risarcimento ‘in forma specifica’, vale a dire far riparare gratuitamente il veicolo dalle officine di carrozzeria convenzionate con l’assicurazione. Oppure possono optare per il risarcimento ‘per equivalente’ che consiste nel rimborso del danno dalla propria compagnia di assicurazione per poi far riparare l’auto dal proprio carrozziere di fiducia. Ma, in questo secondo caso, devono rinunciare al 30% del risarcimento dovuto dall’assicurazione.
“In pratica – aggiunge Iannizzi – gli automobilisti non sarebbero più liberi di farsi riparare l’auto da chi vogliono e non sarebbero più liberi di scegliere di essere risarciti in denaro, perché in entrambi i casi perderebbero il 30% dell’importo del risarcimento”.
Insomma, in un colpo solo, si penalizzano sia i consumatori, sia le oltre 40 carrozzerie valdostane, sia i circa 150 addetti.