La notizia è “pesante”. Martedì scorso, il premier ingleseBoris Johnson, in un discorso ha lanciato il nuovo “green industrial revolution” ovvero la rivoluzione industriale verde, in chiave ecologica. Parte di questa rivoluzione coinvolge l’automobile. Nei piani del premier c’è un ambizioso disegno di stoppare le vendite di auto a gasolio e benzina a partire dal 2030 e a seguire di fermare anche le ibride dal 2035.

CASE ATTONITE

Le Case automobilistiche non hanno ben accolto la notizia. I Costruttori hanno sempre fissato il 2040 come anno di transizione “pesante” all’elettrico. Un tale progetto accorcia di 10 anni la transizione ma soprattutto la fissa tra dieci anni, davvero un arco temporale stretto. Nei piani di Boris Johnson c’è anche uno sviluppo dell’occupazione legato alla rivoluzione green anche per compensare le perdite di posti di lavoro dovuti alla pandemia. Nel piano c’è anche una nuova strategia di produzione della corrente elettrica. Il piano nazionale prevederebbe anche una nuova generazione di centrali nucleari “green”.

PROPAGANDA?

Propaganda o progetto reale. Beh, i tempi sono stretti. Le prime mosse dovrebbero arrivare entro l’inizio del 2021.