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Rca, l'IVASS illustra i nuovi progetti anti-frode

Tra i nuovi strumenti anti-frode l'istituzione del portale web AIA, il completamento degli archivi interconnessi, strumenti avanzati di detection (network analysis), attestato di rischio dinamico

Si affinano gli strumenti antifrode nell’ambito delle polizze RC Auto. Accanto agli importanti provvedimenti antifrode emanati dall’Istituto di Vigilanza sulle Assicurazioni, negli ultimi anni, tra cui regole di organizzazione degli uffici antifrode delle compagnie e di rendicontazione delle attività; dematerializzazione dell’attestato di rischio e del contrassegno di assicurazione; digitalizzazione del certificato di assicurazione; revisione della Banca dati sinistri e creazione delle banche dati testimoni e danneggiati; rilevazione trimestrale dei prezzi effettivi delle polizze r.c. auto, si è fatto strada dall’Archivio Integrato Antifrode (AIA) operativo dallo scorso giugno, che rappresenta un esempio di Big Data da utilizzare come formidabile strumento per la lotta alle frodi nonché per l’attività di data quality.

Questi strumenti per il contrasto alle frodi sono stati oggetto di un workshop organizzato ieri dall’IVASS durante il quale l’Istituto ha illustrato anche i suoi prossimi progetti:

  • istituzione del portale web AIA;
  • completamento degli archivi interconnessi;
  • strumenti avanzati di detection (network analysis);
  • attestato di rischio dinamico (in tempo reale) da realizzarsi entro il 2017 ponendo il sistema nazionale all’avanguardia nel panorama internazionale.

Konsumer Italia che era presente ai lavori riconosce l’importanza dei provvedimenti antifrode emanati negli ultimi anni e di quanto previsto dal percorso futuro. “Da anni le compagnie individuano nelle frodi assicurative la radice di tutti i mali del settore senza, però, fare qualcosa di serio e concreto per contrastarle. L’istituzione degli uffici antifrode delle compagnie, la dematerializzazione dell’attestato di rischio, del contrassegno e del certificato di assicurazione, la creazione della Banca Dati Sinistri e delle banche dati testimoni e danneggiati, l’AIA e le black box sono potenzialmente strumenti utilissimi ad osteggiare il fenomeno”, dichiara Fabrizio Premuti, presidente di Konsumer.

Ma resteranno inutili ed inerti se le imprese non li alimenteranno continuamente con i propri dati e se non ne sfrutteranno tutte le funzioni. Ieri l’Ivass ha ripetutamente esortato le compagnie in questo senso. Speriamo che il messaggio sia stato colto. Oppure dovremo inevitabilmente pensare che la lotta alle truffe nel settore Rc Auto non sia di loro reale interesse e che ritengano molto più facile scaricarne gli effetti sugli assicurati virtuosi che continueranno a pagare il prezzo per tutti in termini di aumenti tariffari e segmentazione esasperata della clientela”, commenta Premuti.