"Per intervenire in maniera risolutiva sui prezzi bisogna partire da un'impostazione diversa rispetto a quella adottata dal governo precedente e confermata da quello attuale".
I deputati del Pd Valente e Impegno, secondo quanto riportato oggi dall’Agenzia Velino.it, criticano aspramente le differenze di prezzo della rc auto tra Nord e Sud, scagliandosi anche contro il “quasi totale oligopolio” delle compagnie assicurative.
“In tema di assicurazioni RC Auto apprezziamo gli sforzi del governo ma quanto fatto finora non è sufficiente per contrastare in modo davvero efficace l’aumento ingiustificato dei prezzi e le ormai insostenibili, oltre che immotivate, differenze di prezzo tra province del Nord e del Sud”. Lo hanno dichiarato in una nota i deputati napoletani del Pd Valeria Valente e Leonardo Impegno che questa mattina hanno illustrato al ministero dello Sviluppo Economico l’interpellanza presentata su prezzi e tariffe RC auto. “E’ inaccettabile – hanno affermato i deputati- che a parità di classe un automobilista napoletano debba pagare il quadruplo rispetto allo stesso automobilista di Bolzano. Comprendiamo la difficoltà di agire in tempi rapidi su una materia così complessa e delicata e tuttavia – continuano Valente e Impegno – nonostante gli sforzi dell’esecutivo, prima con l’articolo 8 poi stralciato del decreto Destinazione Italia e poi con il disegno di legge Zanonato, il problema dei prezzi e del divario territoriale tra le tariffe resta ancora in tutta la sua gravità. Il punto è che per intervenire in maniera davvero risolutiva sui prezzi bisogna partire da un’impostazione diversa rispetto a quella adottata dal governo precedente e confermata, a quanto sembra, da quello attuale. Combattere il fenomeno delle frodi è giustissimo ma se non si mette mano al quasi totale oligopolio delle compagnie assicurative ogni misura sarà inefficace se non totalmente inutile”.
Valente e Impegno hanno sottolineato la necessità di intervenire sul testo:”Se, come pare – hanno chiarito i deputati – il disegno di legge presentato dal Governo ricalcherà sostanzialmente nel contenuto l’articolo 8 poi stralciato del Decreto Destinazione Italia, occupandosi dunque solo di frodi senza intervenire su prezzi, divario Nord Sud e concorrenza, si riproporrà la necessità di intervenire in Parlamento con correttivi e emendamenti. Da questo punto di vista – hanno concluso – riteniamo utile ripartire da quello sulla tariffa unica nazionale da noi già presentato in sede di discussione sul decreto Destinazione Italia e che prevede di applicare agli automobilisti che non hanno compiuto incidenti negli ultimi 5 anni la miglior tariffa possibile a prescindere dalla regione o provincia di residenza”.
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