L’Antitrust ha avviato un procedimento nei confronti di Unipol: la decisione deriva dal mancato rispetto, da parte del gruppo assicurativo nato dalla fusione con il gruppo Premafin-ex Ligresti (Fondiaria Sai), dell’obbligo di vendere, entro i termini prefissati, gli asset indicati dal provvedimento del giugno del 2012 con il quale era stata autorizzata la fusione tra le due compagnie.
Secondo l’Antitrust la compagnia avrebbe dovuto dismettere, entro il 19 dicembre, i premi in eccesso dopo la fusione con Premafin-FonSai. Si tratterebbe di 1,7 miliardi di euro di premi che avrebbero impattato sulla concorrenza del mercato danni in Italia al momento della fusione con Fondiaria Sai. Non avendo rispettato i termini la compagnia rischia dunque una multa. La legge prevede una sanzione tra l’1% e il 10% del fatturato 2013 di UnipolSai stimato a 16 miliardi, quindi da un minimo di 0,16 miliardi a un massimo di 1,6 miliardi di euro. Il procedimento dovrà concludersi entro il 30 giugno 2014.

Nel frattempo Unipol ha 30 giorni da ora per presentare la sua difesa e la documentazione all’Antitrust, quindi ha tempo sufficiente per trovare un accordo con Allianz (alla quale dovevano essere ceduti i premi). Unipol sta negoziando la cessione con Allianz e ha fissato per il prossimo 15 marzo la data per arrivare a un accordo. Stando alle ultime indiscrezioni il ritardo nell’ottemperare alla richiesta e il perimetro di cessione, che nella trattativa con Allianz dovrebbe essere differente rispetto alla richiesta, avrebbe irritato l’autorità.
In Unipol prevale comunque l’ottimismo, e gli analisti ritengono che se la compagnia concluderà nei termini stabiliti (metà marzo) la trattativa in corso con Allianz, la sanzione probabilmente non verrà applicata.

Cosa cambia per i consumatori? Ben poco, visto che la cessione sarà verso Allianz, che insieme a Generali e Unipol FonSai controllano di fatto tutto il mercato rc auto. Una “regolazioni di conti” tra giganti delle assicurazioni che non cambia lo scenario, visto che gli attori rimangono sempre gli stessi.