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Rc Auto, il decreto verrà riscritto

Il Governo è propenso ad una riscrittura dell'art.8, che contiene le controverse normative sulla rc auto, accogliendo parte degli emendamenti presentati. Ma quali verranno accolti e quali no?

L’articolo 8 del decreto Destinazione Italia – quello che contiene i provvedimenti per la riforma Rc auto – verrà riscritto per recepire parte dei numerosi emendamenti presentati. A dichiararlo è stata la stessa Simona Vicari, sottosegretario allo Sviluppo Economico Simona Vicari, anche se non è ancora chiaro quali emendamenti verranno accolti e quali respinti. Quel che è certo è che i tempi per la “riscrittura” sono stretti, visto che deve essere convertito in legge entro il 23 febbraio.
Nell’incontro del 16 gennaio con le confederazioni nazionali di categoria e Federcarrozzieri, la senatrice Vicari ha ascoltato il punto di vista dei carrozzerie sulle questioni “calde” del risarcimento in forma specifica, del divieto di cessione del credito, della riparazione antieconomica e della scatola nera, dimostrando di condividerne l’orientamento. Ci si aspetterebbe quindi che vengano accolti gli emendamenti che modificano il potenziamento della forma specifica e delle altre norme anti-carrozziere contenute nella bozza del decreto. Ma resta tutto da vedere.
Venerdì 31 c’è stato un incontro tra il governo e i relatori del provvedimento e l’esecutivo sembra pronto ad accogliere parte dei circa 100 emendamenti presentati per modificare l’articolo 8. Alcuni di questi sono stati promossi dalle stesse compagnie, che si oppongono ad esempio all’obbligo di proporre ai clienti l’ispezione preventiva del veicolo in cambio di sconto consistente. L’Ania si è detta pronta a dar battaglia anche contro la norma che prevede l’obbligo di offrire prestazioni medico-sanitarie ai danneggiati. La domanda sorge spontanea: verranno accolti solo gli emendamenti proposti dalle Compagnie o anche quelli dei carrozzieri?