E’ cominciato male il 2018 per l’attività manifatturiera in Italia (-1,9% a gennaio). Incidente di percorso o stop della ripresa?
Brusca caduta della produzione industriale in gennaio. Secondo i dati diffusi oggi dall’Istat l’indice destagionalizzato diminuisce rispetto a dicembre dell’1,9%. Nel confronto con il gennaio 2017 si registra invece una crescita del 4%. Secondo il Centro Studi Promotor il dato di gennaio giunge inatteso in quanto non è coerente con l’andamento degli ordinativi, che, sempre secondo l’Istat, nell’ultimo trimestre del 2017 avevano fatto registrare crescite tendenziali (cioè sullo stesso mese dell’anno precedente) del 12,5% in ottobre, dell’8,9% in novembre e del 6,9% in dicembre. D’altra parte il dato di gennaio non è coerente neppure con le previsioni di Confindustria pubblicate il 28 febbraio che ipotizzavano in gennaio in calo per la produzione industriale, ma soltanto dello 0,9%.
La caduta di gennaio interessa praticamente l’intero apparato produttivo italiano in quanto tra i quindici settori considerati sono in crescita soltanto quelli del tessile (+3,3%), della metallurgia (+1%) e dei farmaceutici (+0,4%). In carenza di indicazioni dell’Istat e dei settori interessati è difficile interpretare il significato della caduta della produzione industriale in gennaio nell’attuale quadro congiunturale. D’altra parte, secondo il Centro Studi Promotor, potrebbe trattarsi soltanto di un “incidente di percorso” in un processo di ripresa che dovrebbe continuare e che sarebbe assolutamente necessario che continuasse dato che a fine dicembre il calo della produzione industriale sui livelli ante-crisi era ancora del 18,2%.
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