Attualità

Prezzi alti delle polizze? Per l’Ania è anche colpa dei carrozzieri

Il presidente dell'Ania ha affermato che i premi potrebbero costare meno se il governo avesse il coraggio di ridurre i margini di guadagno che ci sono tra carrozzieri e avvocati nel caso dei sinistri

L’Ania, l’associazione delle compagnie assicurative, torna nuovamente all’attacco, additando carrozzieri e avvocati come i principali responsabili dei prezzi elevati delle polizze RCA.
Ecco la dichiarazione del Presidente di Ania Aldo Minucci, riportata oggi da Il Fatto Quotidiano. Una dichiarazione che parla da sola e che sembra voler resuscitare il provvedimento inserito nel decreto Destinazione Italia, contro cui carrozzieri e associazioni si sono opposti facendolo stralciare.

“Gli interventi che si potrebbero fare sull’Rc auto non sono così complicati e drammatici, ma ci sarebbe bisogno di una decisione forte” da parte del governo per incidere su frodi e illegalità al fine di rendere realizzabile ”una riduzione del prezzo delle polizze Rc auto”, ha detto Aldo Minucci, il presidente della lobby delle assicurazioni, l’Ania. “I margini ci sono, ma ci vuole un po’ di coraggio da parte del governo per cambiare le cose: colpire la criminalità, le truffe, l’illegalità e anche ridurre i margini di guadagno che ci sono tra carrozzieri e avvocati nel caso dei sinistri”, ha quindi precisato.

Torna dunque lo spettro del punto del decreto Destinazione Italia in cui si imponeva agli assicurati di far riparare l’auto incidentata esclusivamente presso le carrozzerie convenzionate con le assicurazioni e si vietava all’assicurato di cedere al carrozziere il credito con la compagnia, obbligandolo ad anticipare i costi della riparazione.
Nonostante la stroncatura, una “fotocopia” del provvedimento è ricomparsa, come è noto, nelle bozze del dl Concorrenza del Governo Renzi. La partita resta dunque aperta.