E' iniziata in questi giorni la discussione in Commissione Industria al Senato del cosiddetto “ddl concorrenza, che dovrebbe essere approvato definitivamente entro metà febbraio. Il testo di legge, come si ricorderà, aveva subito in prima lettura alla Camera importanti modifiche che avevano sventato il pericolo per i carrozzieri. Oa le Compagnie tornano all'attacco sul fronte dei risarcimenti alla persona e sulle tariffe e gli sconti per l'installazione della scatola nera. Ecco dunque la consueta “pioggia” di emendamenti da parte dei senatori vicini alle assicurazioni.

Come riporta il quotiano Libero, gli emendamenti a firma dei senatori Di Biagio, Pelino, Scalia, Mandelli relativi all' art. 4 mirano a neutralizzare le diminuzioni tariffarie, quelli relativi all' art. 5 a penalizzare i danneggiati nell' assegnazione delle classi di merito, quelli all' art. 6 a rendere impossibile l' indicazione dei testimoni decorso un breve termine (palese il contrasto con le norme dell' ordinamento processuale civile italiano), quelli all' art. 7 a togliere gli sconti per chi installa la scatola nera, mentre quelli all' art. 9 sono tesi ad escludere sanzioni per le compagnie in caso di violazioni alle norme sulla scatola nera. I parlamentari fautori di tali performances legislative sono di vario colore

Il presidente dell' Aneis (associazione nazionale esperti infortunistica stradale) Giovanni Polato attacca la senatrice Vicari: «Cara senatrice, la volontà di ridurre drasticamente i risarcimenti grida vendetta a fronte degli utili miliardari che le imprese di assicurazione incamerano ogni anno. Lasci in pace le vittime della strada e permetta ai tribunali di stabilire il “giusto risarcimento” costituzionalmente previsto”.

Per il momento, gli emendamenti presentati non toccano i provvedimenti che riguardano direttamente i carrozzieri, ovvero la libera scelta del carrozziere e la cessione del credito, su cui si è concentrata la lotta dei carrozzieri e che hanno portato alla modifica del testo del ddl. Ma c'è comunque da stare all'erta perchè le Compagnie difficilmente si daranno per vinte