Intervista

Piero Nichetti: avere 80 anni e non sentirli…

Con Piero Nichetti abbiamo parlato di Palini Vernici e di PALINAL partendo dal presente per proiettarsi nel futuro, perché 80 anni sono solo una stazione di un lungo viaggio per l’azienda e per tutte le persone che ci lavorano

Come ci si sente ad avere 80 anni?

«(risata) Sono più in forma che mai, te lo avevo detto nell’ultima intervista quando nel luglio del 2023 fu il mese record dell’azienda di sempre in tutta la sua storia. Quel record l’abbiamo battuto di nuovo: luglio 2024, che è stato il mese record di tutta l’azienda in 79 anni di storia. I numeri del 2025 fanno sorridere, quindi… sto benissimo e l’azienda sta benissimo. Come mi sento? Siamo in gran forma. L’azienda è cresciuta in maniera molto importante negli ultimi tre anni. Abbiamo, come posso dire, imboccato una serie di attività corrette in un contesto economico e del nostro settore che, onestamente, ci sta anche agevolando».

Il mercato della carrozzeria sta tirando?

«Il mercato della carrozzeria? Sta tirando? Sarebbe un’affermazione eccessiva. Il mercato della carrozzeria è stabile. Il consumo di carburante è rimasto stabile negli ultimi due anni. Ha segnato, però, +1% nel 2024, ma i sinistri hanno un calo di circa l’1%. Quindi oggi abbiamo un periodo di stabilità che si è consolidato. Da quando sono in azienda ho vissuto anni di contrazione dei volumi. Il mercato della carrozzeria ha avuto per decenni una lenta riduzione, lenta ma costante, salvo certi picchi in anni molto difficili come il 2008 e il 2020 che furono anni duri. Abbiamo vissuto periodi in cui il mercato perdeva 2-3 punti l’anno e poi ogni tanto c’era l’anno che ne perdeva 7-8. Questo fino a due anni e mezzo fa in cui, tutto sommato, il mercato si è stabilizzato. Credo che una delle cose che sta cambiando e deve cambiare è la capacità del carrozziere di farsi remunerare la mano d’opera. Che è un argomento, credo, di grande interesse per tutti noi. E su cui stiamo facendo esperimenti importanti in Francia. Perché noi vogliamo un carrozziere sano. Vogliamo riportare il lavoro in carrozzeria. Però bisogna trovare il modo di valorizzare il lavoro del carrozziere».

Cosa state facendo in Francia?

«L’esempio della Francia può essere interessante per far comprendere quanto la nostra azienda si spenda per i carrozzieri e quale capacità organizzativa abbia. Sulla base del concetto che abbiamo appena espresso, quindi quello di portare in carrozzeria lavoro sano e valorizzare il lavoro del carrozziere, stiamo facendo un esperimento. Abbiamo costituito una società di diritto francese che si chiama “Carrosserie de France” con lo scopo di aggregare i carrozzieri sotto un’unica insegna. Il carrozziere associato all’insegna ha solo due obblighi. Il primo obbligo è versare una quota associativa e il 98% dei proventi della quota associativa viene reinvestito in pubblicità; il secondo obbligo è quello di utilizzare il prodotto PALINAL. Quindi abbiamo iniziato a fare una campagna pubblicitaria televisiva su TFI France per spiegare all’automobilista che se vuole una riparazione di qualità senza spendere di più si deve rivolgere allo specialista, come quando ha il mal di denti va del dentista, e quindi può andare da Carrosserie de France. La rete si occupa di tutte le procedure, le riparazioni sono garantite a vita e ci sono tutti i servizi come l’auto sostitutiva. I risultati stanno arrivando, il lavoro del carrozziere è valorizzato. Un progetto importante».

Come si fa a restare al passo con il cambiamento dei materiali e delle tecnologie?

«Parola d’ordine essere innovativi. PALINAL è un’azienda che ha investito storicamente su ricerca e sviluppo con i propri laboratori. Oggi noi abbiamo tante persone impegnate sulla ricerca e l’innovazione. Di recente abbiamo inserito Michela Cagliani. Ha accettato la nostra offerta perché qui ci si diverte, passami il termine… Il nostro laboratorio l’anno scorso ha prodotto 482 progetti di ricerca oltre ai colori. Non esiste nessun altro che ha un servizio clienti come il nostro, rapido, preciso e disponibile. PALINAL non solo ha la tecnologia, ma la mette a disposizione del cliente, è un’azienda di prossimità al cliente. Le grandi aziende ci scelgono per questo. Riva ha deciso di utilizzare il prodotto PALINAL. Abbiamo costruito dei prodotti per le esigenze di Riva. Come lo abbiamo fatto per Piaggio o per Leonardo. Lo facciamo anche per i nostri carrozzieri».

Palini è anche una realtà internazionale?

«Più di metà del fatturato proviene dai mercati stranieri. Noi siamo presenti in molte aree del mondo e quando serve siamo sul territorio, con i nostri uomini. Lo abbiamo fatto negli USA, a Cuba, in Messico e da poco in Argentina, per citare quattro operazioni importanti».

È cambiato il colore in questi anni?

«Tantissimo, basta guardare le auto degli anni 70 per vedere come oggi il colore abbia conquistato un ruolo importantissimo e sia fatto di mille sfaccettature. Oggi abbiamo tanti effetti. Lavoriamo anche con i centri stile per la ricerca del colore, che oggi ha un ruolo fondamentale per il lancio e la commercializzazione di un prodotto».

Il problema alla fine diventa fare conoscere tutte queste vostre attività…

«Esatto. Stiamo lavorando sulla comunicazione. Perché noi davvero siamo dei vulcani e spesso ci accorgiamo che non lo comunichiamo e oggi la comunicazione è molto importante. Siamo un’azienda molto impegnata sulla tecnologia, la vicinanza al cliente e la competitività del prodotto. Noi lavoriamo per dare ai clienti prodotti per fare “soldi”… bisogna spiegarlo, farlo capire. Hydropal 120 è ancora oggi una grande innovazione: compatto, con ridotta immobilizzazione finanziaria per il cliente, versatile perché si adatta a varie applicazioni come la mano unica che stiamo anche migliorando. Lo spettrofotometro: anche qui a breve presenteremo innovazioni importanti. Tutte qualità che dobbiamo far conoscere al grande pubblico».

Per chiudere, quali sono stati i momenti chiave dell’azienda?

«Beh, qui mio padre Luigi saprebbe essere molto dettagliato, comunque i passaggi chiave sono stati il sistema poliestere e poi il sistema polifunzionale da lucido diretto a doppio strato. In realtà i momenti chiave sono le nostre scelte di avere investito su ricerca, risorse umane e solidità finanziaria».

E tra 80 anni come sarà Palini Vernici?

«Brillante come oggi. È il solo modo di lavorare che conosciamo e lo dobbiamo anche a tutte le famiglie che vivono insieme a noi e con noi. Siamo una identità del territorio. Un vantaggio, ma anche una responsabilità».

a cura di Renato Dainotto - Foto Photo-R