Con ogni probabilità, la nuova Direttiva UE n.2014/45 subirà forti ritardi e per questo CNA invita a verificare l’attendibilità di ogni notizia
Lo stallo sulle competenze, che ancora caratterizza i rapporti tra Ministero dei Trasporti e Motorizzazione, certamente sarà la causa del ritardo rispetto al previsto maggio 2018, per l’applicazione della direttiva comunitaria, finalizzata a tutelare maggiormente la sicurezza dei veicoli mediante la previsione di regole più severe, in sede di revisione.
Dagli incontri informali che si sono tenuti nei primi mesi di questo anno, sappiamo che la motorizzazione sta operando prevalentemente sul fronte dei percorsi formativi per i Responsabili Tecnici (RT) e su quello dei controlli e repressione delle anomalie, attraverso la piattaforma informatica.
“Sulla formazione – afferma Daniele Mazzoni, responsabile CNA Servizi alla comunità Forlì-Cesena – si sta lavorando ad un percorso strutturato che, tenendo in conto le competenze individuate nella direttiva, certamente porterà ad un innalzamento nel numero delle ore. Per ora, una cosa certa è che le attuali 40 non saranno più sufficienti e che ci sarà una distinzione tra la formazione necessaria all’accesso alla figura professionale e quella di aggiornamento per i RT già in attività”.
Rispetto alla tempistica va precisato, anche per capire i tempi lunghi, che si tratta del recepimento di una Direttiva e non di un Regolamento che, a differenza della prima, produce un effetto obbligatorio ed immediato.
Fino a quando i decreti attuativi non saranno emanati, vigono le norme attuali per cui chi vorrà formarsi e diventare Responsabile Tecnico a partire dal 21 maggio 2018 ed in assenza a quella data di tali decreti, lo farà con le vecchie regole che continueranno ad essere applicate. Qualunque comunicazione contraria a quanto sopra, è da considerarsi illegittima, sottolinea CNA
“Detto questo – conclude Mazzoni – bisogna aggiungere che la formazione è una materia di competenza regionale per cui, una volta che il Ministero avrà definito un percorso, bisognerà attendere che la Conferenza Stato-Regioni produca un accordo vincolante per tutte le regioni”.
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