In occasione del decimo anniversario di NR Automotive Service siamo tornati a Prato, in Toscana, per incontrare Stefano Matteuzzi, Giuseppe De Bellis e Mauro Orlandi, soci fondatori di questa giovane, ma affermata, realtà della distribuzione vernici nata da una costola commerciale di AkzoNobel e dall’esperienza trentennale di Nuova Rivas, distributore storico di questa regione.
Stefano, il primo traguardo in doppia cifra merita una festa; sappiamo che l’avete già fatta in primavera…
«Proprio così, la società nasce ufficialmente il 1° settembre 2014, ma si è deciso di sfruttare la bella stagione e anticipare questo evento dedicato a tutti i clienti e i fornitori per ringraziarli di questi 10 anni trascorsi insieme. Abbiamo organizzato una vera e propria festa, una serata senza fini commerciali durante la quale abbiamo accolto oltre 200 ospiti; tra questi rappresentanti di spicco dei nostri brand come Massimiliano Cremonesi, Simone Pedacchia e Riccardo Sarandrea di AkzoNobel, tutti i ragazzi di Mirka, 3M e Saicozero, oltre al nostro vicino di casa Francesco Franza del Gruppo NTP, una realtà pratese che, attraverso il marchio Extreme Plus, per prima ha creduto e investito nella lucidatura in nanotecnologia, un servizio che si applica con successo anche ai campi della nautica e dell’aeronautica. Francesco ci ha anche omaggiato di una speciale targa commemorativa».
FESTEGGIAMENTI IN SEDE
Stefano continua a raccontarci che l’evento si è svolto nella sede di Prato (ma il Gruppo ne ha altre a Siena, Arezzo e Pontedera, NdR): «Sfruttando gli ampi spazi del nostro piazzale e complice una bella giornata; è stata davvero un’ottima occasione per incontrare vecchi amici, trascorrere del tempo insieme e svagarsi senza pensare troppo al lavoro, ma solo ripercorrendo le tappe più significative di questo nostro viaggio: dal lancio del portale B2B all’inaugurazione del nostro centro tecnico. Devo dire che abbiamo riscontrato grande partecipazione ed entusiasmo da parte di tutti, possiamo dirci più che soddisfatti».
Giuseppe, l’ultima volta che ci siamo incontrati il mondo stava uscendo da un’emergenza sanitaria, economica e sociale senza precedenti; oggi il nostro settore sta assistendo a un aumento dei costi incontrollato, da quelli energetici a quelli dei prodotti. Come state reagendo a questa situazione?
«Il periodo del Covid è stato drammatico e c’è voluta molta forza e determinazione per uscirne sereni. Come tutti i protagonisti di questo mercato anche noi abbiamo sofferto, ma il rimbalzo economico ha aiutato chi ha creduto con consapevolezza nella necessità di spingere in una nuova direzione, che andasse oltre le difficoltà di reperibilità dei prodotti e l’aumento dei costi; in NR abbiamo privilegiato prestazione ed efficienza a discapito del costo base, lasciandoci alle spalle tutte quelle esigenze di prodotti a basso costo e costruendo con i nostri clienti un percorso di alta produttività che compensa gli investimenti».
Insomma, in un periodo in cui molti carrozzieri cercano il risparmio voi continuate a rilevare il successo dei marchi premium?
«Proprio così, abbiamo sfidato i nostri clienti a reagire a questa situazione inedita e difficilissima andando a introdurre prodotti ad elevata efficienza produttiva e minore impatto ambientale, con minori consumi e costi energetici. Il merito di questo successo va anche ai nostri partner commerciali, in particolare Sikkens e Lesonal del Gruppo AkzoNobel, una realtà che ha continuato ad investire sulla tecnologia, sul territorio e su nuove prestigiose partnership, fondamentali in un’ottica imprenditoriale e per la crescita, sia nostra che dei nostri clienti. Ma anche Mirka e 3M tra i materiali di consumo e gli abrasivi». Poi conclude: «Tutto questo potrebbe sembrare un’osservazione in controtendenza, ma bisogna considerare che l’obiettivo del carrozziere oggi è quello di implementare l’efficienza produttiva, un traguardo raggiungibile solo con prodotti e metodi ad alto valore aggiunto. In poche parole: un prodotto che rende maggiormente potrebbe essere più conveniente di uno low cost».
Mauro, gli investimenti messi in campo fino ad oggi e queste strategie commerciali saranno sufficienti per essere ancora competitivi tra 10 anni?
«Nessuno lo sa, ora più che mai sarebbe utile avere una sfera di cristallo. Restiamo però cautamente ottimisti: il mercato offre ancora la possibilità di mettere in atto iniziative che ci consentono di svolgere al meglio il nostro lavoro. Siamo convinti che il distributore rivestirà sempre un ruolo centrale nel settore, a patto che sappia rinnovarsi e adeguarsi alle esigenze sia dei fornitori che dei clienti. Dal punto di vista del carrozziere purtroppo la situazione è più complicata: il numero delle autovetture da riparare è in lieve ma costante diminuzione, il mercato poi spinge sempre più in direzione dei grandi attori, non solo italiani ma anche internazionali. Continueranno ad avere un flusso di lavoro adeguato soltanto quelle carrozzerie che si struttureranno per aumentare la propria produttività, scegliendo i fornitori e i partner tecnologici giusti, certamente, ma anche affinando la propria cultura imprenditoriale, che è la capacità di interpretare al meglio per la propria azienda in quale direzione sta andando il mercato. Comunque potremmo riparlarne tra 10 anni, avremo certamente le idee più chiare e, cosa più importante, vorrà dire che siamo ancora qui».
a cura di Simone La Rocca
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