L’elettrificazione deve essere una opportunità non una scelta meramente politica che può addirittura portare alla contrazione del parco circolante e alla libertà di mobilità che gli italiani godono dal boom degli Anni 60. Lo ribadisce anche Fabrizio Guidi, Presidente di AsConAuto. Il presidente Fabrizio Guidi, infatti, in occasione del talk show “La mobilità che cambia: gli italiani nel caos. Occorre informare e formare” moderato da Umberto Zapelloni, responsabile inserto Mobilità Il Foglio, si è unito alla richiesta univoca della filiera: “Noi imprenditori dobbiamo poter contare su misure a sostegno delle nostre attività e, in tal senso, siamo in attesa che il governo sappia valutare il peso che ha il comparto automotive anche in termini di crescita, indotto e innovazione, creando interventi mirati a sostegno della nostra permanenza nel mercato, del mantenimento dell’occupazione e del nostro sviluppo in futuro. Il ricambio originale è rimasto per tutto il nostro sistema, ma soprattutto per i clienti, garanzia di qualità e sicurezza. Noi interveniamo da tempo a sostegno della formazione dei lavoratori della nostra rete di autoriparatori, anche in relazione alle nuove auto elettriche, ma urgono provvedimenti a sostegno effettivo della domanda per rinnovare il parco automezzi, anche perché quello attuale sulle strade è tra i più vecchi. La gente capisce bene e capisce sempre quanto accade e non si piega alle logiche dell’ideologia imposta dall’alto, come nel caso della scelta univoca collegata all’auto elettrica e alla decisione imposta dalla Ue. Ora, imporre una soluzione come unica – come quella dell’elettrico – quando la gente cerca più opzioni, non può costituire una risposta adeguata ai bisogni della nostra popolazione. Bisogna porre maggiore attenzione anche ad altre opportunità come, per esempio, la ricerca e il contestuale sviluppo di nuovi carburanti”.
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