
Mancano due settimane all’appuntamento con l’evento che segnerà il decennale delle attività di #FORUMAutoMotive (il movimento di opinione che si batte per una mobilità libera da pregiudizi e ideologie e basata sul buon senso e la realtà dei fatti) e che è in programma i prossimi 17-18 marzo a Milano (in presenza presso l’Enterprise Hotel e interamente trasmesso in streaming sulla pagina Facebook di #FORUMAutoMotive (https://www.facebook.com/forumautomotive).
Fiat 600 D Coupé sotto i riflettori
Come ogni anno, ad animare la due giorni sarà la passione per la mobilità a motore, rappresentata al meglio in questa edizione dalla presenza dell’ennesimo “ospite d’onore” gentilmente messo a disposizione da Silvia Nicolis, presidente del Museo Nicolis di Villafranca di Verona, da sempre partner dell’evento: la Fiat “600 D Coupé” Viotti, 1965
La 600 ha rappresentato il sogno italiano degli anni della rinascita nel Dopoguerra. Nata da un progetto del tutto nuovo, con il motore posteriore raffreddato ad acqua e una comoda abitabilità per quattro persone, la 600, insieme alla Balilla e alla Topolino, ha motorizzato il “Bel Paese”. È stata la vettura italiana più modificata e personalizzata da tutti i carrozzieri e i preparatori che diedero libero sfogo alla loro creatività lanciando lo stile italiano nel mondo.
La 600 D Coupé “speciale” del Museo Nicolis
La vettura messa a disposizione dal Museo è una 600 con cilindrata 750. L’incremento di cubatura era stato approntato nel 1960 per aumentare il divario prestazionale dalla 500. Questa particolare versione, un coupé con tetto apribile in tela, è opera di Vittorino Viotti, il cui nome è legato, oltre che alla produzione di tante fuoriserie soprattutto su telai Fiat e Lancia, alla diffusione nel Dopoguerra di un nuovo tipo di carrozzeria: la station wagon a quei tempi chiamata più semplicemente “giardinetta”.
Una curiosità riguarda la precedente vita di questa auto: era al servizio di un convento di suore, fatto del tutto inconsueto per una fuoriserie dalle forme esuberanti. Fu ritrovata presso uno sfasciacarrozze da Luciano Nicolis che fece operare sulla vettura un restauro totale nel rispetto delle caratteristiche originali dell’epoca “.
“Ringrazio Silvia Nicolis per il nuovo gioiello che ha scelto di portare alla nuova tappa di #FORUMAutoMotive dal Museo veronese che presiede e fondato dal padre. Una nuova occasione per far conoscere al pubblico, soprattutto dei più giovani presenti al nostro evento, vere opere d’arte su quattro ruote che hanno trasmesso e reso tangibili nel mondo i valori e l’eccellenza indiscussa del “Made in Italy”. Una tradizione che deve continuare e di cui occorre sempre tenere alto il blasone. Come Silvia Nicolis sta facendo con passione e tanto amore. Grazie, Silvia, a nome di tutti gli appassionati”, ha commentato Pierluigi Bonora, promotore di #FORUMAutoMotive.
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