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Maxi truffa alle assicurazioni, indagati due carrozzieri di Terracina

Falsi incidenti per ottenere i risarcimenti. L'organizzazione era costituita da un broker e due carrozzieri. 23 gli indagati

Maxi truffa alle assicurazioni messa in atto da un broker di Terracina e da due carrozzieri titolari – padre e figlio – titolari di una carrozzeria plurimandataria. L'operazione Pit Stop, condotta dal Commissariato di Polizia di Terracina, ha analizzato 70 sinistri stradali e ha coinvolto oltre 200 persone, con 23 indagati per truffa.

Come riporta Latinaquotidiano.it., la polizia ha analizzato i moduli di constatazione amichevole di sinistro nella casa del broker, che, incrociati con altri dati, hanno rivelato veri e propri falsi documentali. A confermare i sospetti anche l’analisi del software gestionale della carrozzeria. Nell’attività commerciale infatti veniva preparata l’istruttoria e la richiesta di indennizzo alle compagnie assicurative confezionando gli atti come richiesto dalla normativa con tanto di foto dei veicoli incidentati. Con la complicità di altri soggetti venivano chiesti indennizzi diretti del risarcimento assicurativo.

In pratica il broker caricava i propri clienti (ignari) con finti incidenti stradali. Quando questi si vedevano aumentare la polizza, riusciva a proporre nuovi prezzi vantaggiosi e a dare la colpa a disguidi ed errori commessi dalla segretaria. Invece i titolari della carrozzeria fornivano al broker i dati di auto incidentate magari per sinistri autonomi, di clienti che si prestavano alla truffa. I clienti, truffatori a loro volta, lasciavano la macchina qualche giorno in carrozzeria, questa veniva riparata, e loro non pagavano nulla.

Il broker e i carrozzieri, che per la Procura costituiscono una vera e propria organizzazione criminale, risponderanno anche di associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata ai danni delle compagnie assicurative e a numerosi clienti.

(fonte: Latinaquotidiano.it)