
Massimiliano Cremonesi, Country Sales Manager AkzoNobel Italy, ci racconta come è andato il 2024 per il car refinish, ma soprattutto ci anticipa novità importanti nei prodotti e nei servizi
Massimiliano Cremonesi sa fare bene il suo lavoro. Non perché lo diciamo noi, ma per quello che si vede e percepisce agli eventi marchiati AkzoNobel. La sua squadra che lavora sul territorio è ben stretta attorno al suo “comandante” e i clienti mostrano apprezzamento e affetto. Cremonesi piace probabilmente perché è Cremonesi: uomo solare, trasparente e diretto. In più è molto presente con i clienti a prescindere dalle dimensioni portando quindi rispetto alle loro attività, atteggiamento non facile da trovare. Il 2025 di Cremonesi si apre con sfide nelle sfide: oltre ovviamente a dovere spingere sul mercato ha anche dei “lanci” di prodotto importanti da tirare fuori dal cilindro. Conoscendolo non sarà un semplice “abracadabra”, ma un vero percorso di crescita e di miglioramento delle performance delle carrozzerie: non voleva sbilanciarsi ma siamo riusciti a strappargli qualche anticipazione.
Con l’inizio del nuovo anno la domanda su come è andato il 2024 per AkzoNobel Refinish è d’obbligo…
«Abbiamo chiuso il 2024 con un risultato in crescita rispetto al 2023 e ciò non era per nulla scontato, visto il complesso scenario economico. Abbiamo voluto fortemente questo risultato positivo e grazie allo sforzo di tutta la squadra l’abbiamo ottenuto».
All’interno del contesto 2024 cosa ti ha sorpreso in positivo e cosa ti ha un po’ deluso rispetto alle aspettative?
«Il 2024 è stato un anno di sfide e opportunità: la cosa più positiva, ma non è una sorpresa, è stata la capacità del nostro team di trovare opportunità sempre nuove ed alternative che hanno compensato le inevitabili situazioni complicate che di volta in volta si sono presentate. Riguardo ad eventuali delusioni direi nulla di rilevante».
Difficile fare previsioni sul 2025 ma ci sono tante novità in pentola, anzi nel barattolo?
«La nostra strategia prevede attività coordinate che riguardano prodotti, servizi, collaborazioni che unitamente alla nostra passione ed impegno siamo convinti ci daranno soddisfazioni nell’anno appena iniziato. Ovviamente come sempre non sarà facile, ma sono certo che continueremo con la crescita costante che contraddistingue la nostra storia in Italia».
Nuova linea di base opaca: solo velocità o anche marginalità e rispetto ambientale?
«La nuova linea “Optima” garantirà velocità di applicazione, significativa riduzione del consumo di materiale, minore utilizzo di energia e aumento della produttività, quindi garantirà una migliore marginalità ai nostri clienti e maggiore sostenibilità ambientale, ma presto forniremo tutti i dettagli».
Come procederete per fare conoscere questo nuovo prodotto importante?
«Abbiamo un piano di comunicazione globale affiancato ad uno locale che permetterà agli operatori di settore di avere un “incontro ravvicinato” con il nuovo prodotto; credo che rimarranno piacevolmente impressionati».
Il 2024 è stato l’anno dei lanci dei tintometri automatici. La vostra offerta (doppia) come è stata accolta?
«La nostra doppia proposta è stata accolta positivamente. Riteniamo che le due soluzioni siano ugualmente valide da un punto di vista di accuratezza, precisione ed affidabilità, e secondo me la scelta deve cadere sulla macchina che più asseconda l’organizzazione del lavoro della singola carrozzeria, ad esempio in base alla necessità di preparazione di più tinte simultaneamente o meno».
Il 2025 è partito lancia in resta per le carrozzerie con un doppio evento a tema tecnologia: è tanto importante sensibilizzare i clienti? AI e gestione personale saranno strategici?
«Tra la fine di gennaio e i primi di febbraio si sono svolti in due tappe, a Bologna e Roma, gli Innovation Days che i colleghi Business Consultants, coadiuvati da alcuni ospiti di rilievo, hanno dedicato ai membri della nostra rete di carrozzerie selezionate Acoat Selected; l’affluenza record a entrambi gli incontri testimonia la rilevanza degli argomenti trattati: l’annoso problema della mancanza di manodopera, per il quale non abbiamo la ricetta miracolosa, è un tema assolutamente prioritario e dobbiamo tutti cercare di trovare una soluzione; noi abbiamo provato a suggerire alcune linee guida per provare ad attrarre, formare e trattenere risorse umane in carrozzeria e continuiamo a sostenere enti, scuole ed altre iniziative per provare ad assicurare nuova linfa ai nostri clienti visto che tra gli effetti collateriali della mancanza di nuove leve va menzionato sicuramente il continuo incremento di costi che le carrozzerie devono sostenere per trattenere in azienda gli operatori in organico. Per quanto riguarda l’intelligenza artificiale, abbiamo illustrato con esempi pratici alcune soluzioni già disponibili per le carrozzerie che possono facilitare analisi e altre operazioni di intelligence utili a tenere sotto controllo l’andamento aziendale, facendo risparmiare tempo a chi si occupa della parte amministrativa e di controllo di gestione della carrozzeria. Ritengo che l’utilizzo di risorse di I.A. sarà sempre più comune e potrà dare supporto a chi deve prendere decisioni strategiche. D’altronde ne abbiamo parlato anche durante la tavola rotonda dal titolo “ Innovazione, Automazione e Digitalizzazione” alla quale, insieme a ingegneri che si occupano di robotica ed altri esperti di innovazione hai partecipato anche tu, Renato, offrendoci la consueta visione illuminata sulla carrozzeria del futuro».
L’impatto ambientale sembra guidare la ricerca dei nuovi prodotti: c’è chi utilizza materie prime sostenibili, c’è invece chi ricicla i rifiuti: AkzoNobel dove vuole andare?
«Il programma di AkzoNobel è ambizioso ed articolato, siamo stati dei pionieri sul tema della sostenibilità e la perseguiamo attraverso tutta la catena del valore: nelle operazioni interne nei siti produttivi, riducendo le nostre emissioni con l’obiettivo del 100% di utilizzo circolare dei materiali nelle attività orientato a ridurre, riutilizzare, riciclare; in ciò che avviene a valle delle nostre operazioni, aiutando i nostri clienti a diventare più sostenibili attraverso la revisione delle attività in carrozzeria con l’obiettivo di ridurre l’impronta carbonica anche grazie al nostro programma Sustainable Repair Network; altro obiettivo è quello di realizzare almeno il 50% dei nostri ricavi grazie a soluzioni sostenibili; c’è poi l’aspetto sociale, che non è certo meno importante: abbiamo l’obiettivo di arricchire le comunità locali di nuove competenze e di avere a bordo sempre più manager donne».
Distributori di vernice: restano il fulcro del vostro business in Italia?
«Certamente! Credo che la conoscenza del territorio ed il rapporto sviluppato nel tempo con i carrozzieri della zona, il ventaglio di servizi e la flessibilità che i distributori possono offrire sia un asset importantissimo. Prevedo che così come avvenuto in altri settori assisteremo ad un progressivo consolidamento che porterà ad avere distributori pronti a fornire ancora più servizi per soddisfare ogni esigenza dei carrozzieri».
Carrozzerie e canalizzazioni: sono il futuro?
«È un tema delicato che contrappone varie visioni, ma sappiamo che specialmente in alcuni momenti storici le canalizzazioni assicurano un flusso di lavoro costante che permette di utilizzare al meglio la capacità produttiva della carrozzeria. Quindi secondo me le canalizzazioni costituiscono una fonte di lavoro importante, così come altre. Per ovvi motivi è importante avere una corretta diversificazione e quindi un bilanciamento dei canali di approvvigionamento delle riparazioni».
Un messaggio alle carrozzerie clienti e non…
«La storia racconta la nostra competenza e versatilità, caratteristiche fondamentali per intercettare le esigenze più disparate; i nostri prodotti sono indubitabilmente top, siamo stati precursori e continuiamo ad essere leader nell’erogazione di servizi alle carrozzerie e poi ci sono tante novità in arrivo, restate sintonizzati…».
a cura di Renato Dainotto - Foto Photo-R
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