E' quanto emerge dal Rapporto DEKRA sulla Sicurezza Stradale 2017, che evidenzia la pericolosità dell' "homo smartphone"
Il 90% degli incidenti è provocato da un comportamento errato degli utenti della strada e il nuovo soggetto coniato da DEKRA, ovvero l’”homo smartphone” risulta essere uno dei principali imputati tra le cause di incidenti stradali. È quanto emerge dal Rapporto DEKRA sulla Sicurezza Stradale 2017, che analizza e indaga il fenomeno dell'incidentalità sulle strade d'Europa.
“Occorre arginare il fenomeno dell'utilizzo scorretto dello smartphone in mobilità – ha dichiarato Purcaro – perchè è il principale imputato sul banco della sicurezza stradale. In questo rapporto abbiamo analizzato il fenomento non solo dal punto di vista statistico, ma siamo andati ad indagare quali best practice a livello europee e mondiale hanno dato risultati incoraggianti in termini di riduzione della mortalità sulle strade; queste buone pratiche potrebbero, opportunamente trasferite in maniera adattiva sulle singole realtà-paese, contribuire a contenere il fenomeno”.
Nel 2016 si è registrato a livello europeo una leggera riduzione (-2,4%) del numero di vittime rispetto al 2015, con 25.500 morti (1,25 milioni a livello mondiale secondo l'OMS): nella classifica nera l'Italia si posiziona a metà con 175.791 incidenti nel 2016 con 249.175 feriti e 3.283 morti, con una incoraggiante riduzione del 4,2% rispetto al 2015. L'indagine evidenzia come le categorie più colpite siano gli scooteristi (+10,5%) e i ciclisti (+9,6%), mentre diminuiscono motociclisti (-15%) e pedoni (-5,3%), stabili gli automobilisti.
Nonostante il numero di decessi su strada sia diminuito, il numero compleissivo di incidente segna un aumento dello 0,7 %.
I dati europeei possono sembrare confortanti se si pensa alla riduzione delle vittime rispetto allo scorso anno o alla riduzione del 19% negli ultimi sei anni, ma tutto quanto fatto non è ancora abbastanza e gli obiettivi 2020 che si è data l'Europa (dimezzare i decessi del 2010) non così semplici da conseguire. Impietoso il paragone Europa-Stati Uniti: solo nel 2016, infatti, le strade americane sono state teatro di 40mila morti in più del 2015 (+15%) con alcool, assenza di cinture di sicurezza e smartphone i principali colpevoli.
“L'obiettivo e l'auspicio è di arrivare ben presto ad una “Vision Zero”, dove tutti arrivano e nessun muore – continua Purcaro – ma per farlo c'è bisogno di impegno e di concerto di tutti gli attori della mobilità. Per questo come DEKRA portiamo avanti un Tavolo Permanente sulla Sicurezza Stradale e ogni anno accendiamo un nostro riflettore sul fenomeno attraverso la pubblicazione del Rapporto Sicurezza.
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