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L’inflazione colpisce anche le assicurazioni auto

Secondo l’indice nazionale per l’intera collettività (NIC) calcolato dall’Istat, i dati provvisori sui prezzi al consumo di ottobre 2022 mostrano una crescita dell’11,9% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. L’inflazione ha colpito anche il mercato assicurativo: nello stesso arco temporale si assiste ad una crescita dei premi RC Auto del 6,9%. 

Nello specifico l’Osservatorio Assicurativo di Segugio.it, elaborato a novembre 2022, evidenzia nel mese di ottobre un premio medio RC Auto di 362,4€ (era di 339,1€ nel 2021).

Su tutto il territorio si registrano aumenti sopra il 5%, con l’esclusione di Campania (1,5%) e Marche (1,7%). La crescita maggiore dei prezzi si registra invece in Valle d’Aosta (11,7%), Sardegna (9,9%), Basilicata (9,8%) e Veneto (9%)

In ambito assicurativo, gli italiani sono poco attivi nella ricerca del risparmio: ad oggi circa 30 milioni di assicurati si rivolgono alle compagnie tradizionali, ossia quelle basate su un canale distributivo prevalentemente agenziale, per stipulare la polizza del proprio veicolo. Di questi, al momento del rinnovo circa l’86% preferisce continuare il rapporto con il proprio assicuratore (cfr. dati Ania sulla retention del primo semestre 2022), senza cercare offerte più convenienti. Secondo i dati mostrati da Ivass nella pubblicazione Iper, questi utenti risparmierebbero mediamente il 13,7% – quindi più che controbilanciando l’effetto dell’inflazione – passando dal canale tradizionale a quello diretto, che opera principalmente attraverso internet o telefonicamente, riuscendo così a contenere i costi.