Per Honda la sanzione ammonta a 70 milioni di dollari, mentre General Motors, Hyundai e Ferrari sono state multate rispettivamente 35, 17,5 e 3,5 milioni di dollari
Honda inizia l’anno nuovo con una multa di 70 milioni di dollari per non aver comunicato alle autorità americane per la sicurezza stradale dati su incidenti che hanno provocato morti e feriti e altri file che riguardano pendenze legali con i clienti su garanzia e rimborsi. Una sanzione molto pesante anche per una casa automobilistica, inflitta dall’ente per la sicurezza stradale (Nthsa) che ha scoperto casi negli ultimi dieci anni «non comunicati» da Honda. Mark Rosekind, il nuovo numero uno dell’agenzia sulla sicurezza, ha riferito che su questi temi non ci sarà più flessibilità o tolleranza. La Honda ammette l’errore ma adduce a scusa parziale alcuni «errori tecnici» nel periodo compreso fra il 2003 e il 2014. Altre multe sono state elevate a General Motors, Hyundai e Ferrari, rispettivamente di 35, 17,5 e 3,5 milioni di dollari: la loro colpa non aver effettuato nei tempi corretti i richiami per i veicoli da controllare. La Ferrari (3,5 milioni di dollari), riferisce la Nthsa, non ha tramesso dati su incidenti nei quali sono stati coinvolte le «rosse». La Casa di Maranello, da quando è nata la FCA, è sottoposta agli stessi obblighi dei grandi gruppi automobilistici.
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