Al convegno "L'RC Auto tra tecnologia e riforme" l'Ania ha messo sotto accusa i provvedimenti dull'rca previsti dal ddl Concorrenza
Il comparto assicurativo non perde occasione per attaccare il ddl Concorrenza, di cui Ania e i principali assicuratori hanno discusso nel corso del recente convegno “L'RC Auto tra tecnologia e riforme”
“A oggi – conferma Umberto Guidoni, responsabile servizio auto di Ania –, il provvedimento non risponde a nessuno dei tre obiettivi per i quali è nato: concorrenza, trasparenza e antifrode. Si rischia l’aumento dei prezzi e un freno alla diffusione delle scatole nere”.
Secondo l’Ania, sono quattro i punti contesi del ddl: gli sconti minimi imposti che limitano la libertà tariffaria penalizzando la concorrenza e su cui l’associazione è pronta a ricorrere a Bruxelles: lo stralcio del limite dei 90 giorni per la presentazione dei testimoni e della denuncia di sinistro; la tabella delle macrolesioni che il settore attende da 10 anni, “laddove – sottolinea Guidoni – non crediamo che l’attuale norma copra tutti i diritti costituzionali”; e lo stralcio delle norme antifrode, quali il ricorso alle carrozzerie convenzionate, il divieto di cessione del credito e l’utilizzo dei dati della black box con valore legale.
“Questa norma non dà vantaggio alla competizione – ha detto Giovanna Gigliotti, direttore sinistri Unipolsai – le tariffe Rc auto richiedono un’attenzione tecnico-statistico-attuariale e imporre lo sconto minimo rischia di erodere i margini”.
Il portale insurancereview.it riporta il resoconto completo del convegno
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