Auto elettriche e Plug-In come funzionano e come si riparano? In comune hanno la funzione di ricarica alla colonnina, ma le plug-In hanno motore termico ed elettrico. Le 100% elettriche usano solo le batterie
Le case automobilistiche stanno investendo molto denaro nelle vetture ibride Plug-In. Sono l’evoluzione delle vetture full hybrid e non a caso anche qui Toyota ha aperto la strada circa 10 anni fa con la Prius Plug-In. Le Plug-In sono vetture dotate di batterie molto più capienti (e pesanti anche oltre 100 kg) ed efficienti. L’obiettivo è accumulare tanta energia elettrica quando la vettura è in sosta collegandola alla rete elettrica, per avere una riserva di corrente per viaggiare per circa 40-70 km in elettrico a velocità media (fino a 90-100 km/h). Il sistema permette anche di ricare le batterie in marcia recuperando gli sprechi in modo da poter usare il o i motori elettrici in città. Queste auto hanno anche possibilità di avere più motori in serie e realizzare una trazione integrale ibrida con due ruote collegate al motore termico e due aiutate da quello elettrico. Attenzione, tutte le vetture Plug-In, a differenza delle Mild Hybrid , usano alta tensione, hanno cavi elettrici arancione che ricordano la necessità per l’autoriparatore di essere certificato PES- PAV per poter riparare in sicurezza. La vettura Plug-in è l’auto ideale del pendolare che percorre non più di 60-70 km al giorno e non deve viaggiare solo in autostrada, ma entra nel centro della città: in questo modo massimizza il risparmio offerto dalla trazione solo elettrica e l’ambiente ringrazia. In più c’è sempre il motore termico ad ampliare l’autonomia. Una sorte di ponte tra auto tradizionale ed elettrica. E dovrebbero essere vetture che mantengono bene il valore nel tempo.
DALLE AUTO PLUG-IN ALL’ELETTRICO: IL SALTO SUCCESSIVO
Un po’ la spinta della politica europea, ma anche cinese, un po’ la maggiore densità energetica delle nuove batterie: l’auto elettrica è diventata una realtà molto presente nella comunicazione delle Case automobilistiche ma anche sulle strade delle grandi città italiane e soprattutto del nord Italia. Le auto elettriche possono avere uno o più motori elettrici che hanno il vantaggio di offrire una coppia costante e non richiedono il cambio di marcia. Oggi per un’auto elettrica un’autonomia dichiarata di oltre 500 km non è più un miraggio ma questo comporta batterie per una massa che arriva a 600 kg, non pochi. In più l’autonomia varia molto sia per lo stile di guida (correndo può precipitare in fretta) sia per le temperature. D’inverno il freddo fa perdere efficienza alle batterie e d’estate il condizionamento dell’abitacolo fa consumare parecchia energia. Le auto elettriche sono indicate per chi non viaggia abitualmente su tratte lunghe, ha la possibilità di farsi installare una colonnina nel box di casa oppure nei suo posto auto ed è bravo nel programmare eventuali viaggi lunghi. Le auto con maggiore autonomia hanno anche tempi di ricarica che possono essere lunghi in assenza di colonnine fast (tra l’atro più costose da usare). Tra i vantaggi delle auto elettriche la semplificazione, ovvero una meccanica con poche componenti (non esiste il cambio ad esempio) e quindi con minori rischi di guasto. Con gli incentivi statali il prezzo elevato di acquisto viene in parte abbattuto ma gli aiuti non sono sempre disponibili. Infine l’assistenza: impensabile fare riparazioni da soli e per le officine servono quelle abilitate alle auto elettriche sia per la sicurezza sia per la complessità.
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a cura di Renato Dainotto
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