Il ruolo di Lancia appare sempre più marginale nei piani strategici di FCA, che si limitano al mantenimento della sola Ypsilon nel solo mercato italiano
Lancia “Cenerentola” del gruppo FCA (Fiat Chrysler Automobiles). Il ruolo della storica casa italiana appare sempre più marginale nei piani strategici del nuovo gruppo, che si limitano al mantenimento della solo Ypsilon, e solamente nel mercato italiano. Sono previsti investimenti per la nuova edizione del modello, ma tutti gli altri modelli – Thema, Flavia, Voyager e Delta – saranno eliminati. Le ragioni di tali scelte sarebbero legate alla carenza di risorse economiche da destinare ad un concreto piano di rilancio del marchio creato nel 1906 da Vincenzo Lancia. Il Gruppo sembra dunque aver preferito investire le sue risorse per il rilancio di Alfa e Maserati “sacrificando” Lancia.
Lancia, salvo ripensamenti o inversioni di rotta, è dunque destinata a diventare un brand “mono-modello” confinato al mercato italiano. Ci si chiede se, con questi presupposti, il marchio abbia possibilità di sopravvivenza.
I numeri tuttavia parlano chiaro: se in Italia la Ypsilon è stata venduta nel corso del 2013 in 46.527 esemplari, confermandosi come la terza auto di maggior successo, nel resto dei mercati stranieri la Ypsilon ha dimostrato uno scarso appeal.
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