La tecnologia della stampa 3D può venire in aiuto a carrozzieri e collezionisti
La tecnologia corre veloce, e la stampa 3D, di cui molto si è parlato negli ultimi tempi, può diventare un prezioso aiuto per far rivivere le auto d'epoca, a beneficio anche di carrozzieri e collezionisti. Con la stampa 3D è infatti possibile ricreare parti carrozzeria e componenti introvabili, oppure integrare l'esistente con “aggiunte” realizzate ad hoc. A questo proposito va segnalato l'interessante progetto 3i- PRINT, che ha l'obiettivo di integrare in maniera funzionale i metodi di produzione tradizionali in questo campo. Una piattaforma di progettazione che svolge attività di ricerca e sviluppo, al fine di sviluppare prototipi innovativi mediante l’utilizzo delle nuove tecnologie digitali. L’obiettivo è ottimizzare i processi di produzione, avvalendosi delle tecniche più innovative come la stampa in 3D (tecnologia Additive Manufacturing) per un’integrazione funzionale delle tecniche tradizionali.
Sono sei le aziende coinvolte in questo progetto – Altair, APWORKS, csi entwicklungstechnik, EOS, GERG e Heraeus – che, nel giro di pochi mesi, hanno stampato in 3D la struttura frontale di un furgoncino Volkswagen Caddy, dalle elevate capacità prestazionali.
I componenti della sezione frontale hanno una capacità di carico elevata e particolarmente resistente è il materiale utilizzato per la fabbricazione dei componenti, una lega di alluminio approntata da Heraeus, azienda specializzata nella produzione di polveri metalliche.
Maggiori informazioni: www.3iprint.de/en
(foto: www.3iprint.de)
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