Abbiamo raggiunto Torino per incontrare Francesco Trentinella e farci raccontare dei test svolti nella sua carrozzeria Dream Car con la nuova trasparente MC390 AIR-Tech MAX che massimizza i benefici della tecnologia all’aria e del ciclo di riparazione AIR-Tech, uno dei sei proposti da Lechler
La carrozzeria Dream Car di Torino, sogno di gioventù di Francesco Trentinella e oggi realtà importante sul capoluogo piemontese, è un punto di riferimento per clienti, aziende ma anche per un produttore di vernici globale come Lechler. La Dream Car è, infatti, una delle carrozzerie test con cui Lechler collabora per la fase finale di affinamento dei nuovi prodotti. Dream Car è chiamata a questo ruolo importante sin dai primi anni di attività: qui ad esempio è stato testato il tintometro all’acqua Hydrofan, ma anche i nuovi trasparenti UHS e all’acqua. Qui, tra queste mura, vengono subito messi alla frusta i nuovi prodotti con lo scopo di estremizzare la valutazione di luci e ombre dei prodotti prima che siano immessi sul mercato.
LECHLER DALLA NASCITA
La carrozzeria Dream Car usa prodotti Lechler sin dall’apertura nel 2018. Gli uomini di Trentinella conoscono bene la gamma prodotti. Francesco negli anni ha avuto modo di valutare insieme al suo colorificio di riferimento tutti i 6 processi di riparazione messi a disposizione del cliente da Lechler.
Francesco in questi ultimi anni ha scelto AIR-Tech, i cicli che consentono di aumentare la produttività e la marginalità delle ore di manodopera vendute al cliente.
Con questa impostazione del lavoro e dei flussi interni è stato naturale, da parte di Lechler, scegliere ancora una volta Dream Car: obiettivo, testare la nuova trasparente con resine aspartiche MC390 che enfatizza ulteriormente le performance sui tempi di lavorazione.
PAROLA A TRENTINELLA
«Sono stato molto contento quando mi hanno fatto testare la nuova trasparente. Negli anni ho sempre più usato i prodotti all’aria di Lechler per migliorare le prestazioni dei cicli di riparazione. Da tempo infatti usiamo fondi bagnato e a secco che essiccano all’aria. E trasparenti rapidi. Quando a inizio 2022 mi hanno coinvolto su questo nuovo prodotto sono stato molto interessato, perché ho capito subito che questa trasparente poteva e può in effetti essere importante per tagliare i tempi di ciclo»: così Francesco ci racconta con grande entusiasmo.
Su che tipologie di riparazioni usate la nuova trasparente?
«All’inizio abbiamo avuto un approccio conservativo, vista la velocità di essiccazione, e ci siamo concentrati sullo spot repair. Sui piccoli interventi abbiamo subito visto una grande flessibilità. Questo ci ha permesso di allargare le riparazioni ai pannelli interi. Ma non è finita, ora stiamo testando interventi più grandi su più pannelli».
La tecnologia ad aria dunque funziona?
«Sì, su questo non si possono avere dubbi. Un produttore come Lechler mantiene sempre le promesse. Ovviamente dalla nostra parte ci vuole il massimo rispetto verso il lavoro svolto dai chimici. Io lo dico sempre ai miei verniciatori: la scheda tecnica va rispettata in ogni punto. Solo così si ottiene il massimo da un prodotto. Poi ovviamente bisogna anche essere bravi a scegliere la metodologia corretta per ogni tipo di danno. A differenza della versione precedente con questo trasparente si può anche fare l’auto intera e non si è limitati al solo spot repair. Con l’uso e la pratica abbiamo infatti svolto lavori sempre più grandi, con vantaggi sia nella riduzione dei tempi di lavorazione che dei costi energetici».
I tempi si abbattono di molto?
«Bisogna valutare questa trasparente all’interno di un ciclo intero. Quando usiamo tutti i prodotti all’aria abbiamo un bel taglio di tempi. Facciamo un esempio concreto. Parafango con fondo all’aria, base e trasparente MC390, si arriva a un taglio dei tempi di almeno il 50% e forse anche del 60% facendo ulteriore esperienza e pratica».
La carrozzeria Dream Car
a cura di Renato Dainotto - Foto Photo-R
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