Gli effetti della pandemia Covid-19 si abbattono su una delle principali società di noleggio internazionali, l’americana Hertz, che ha visto crollare il business nei mesi del lockdown. Nata nel 1918, con una flotta che attualmente conta 770.000 veicoli, l’azienda ha sulle spalle un debito di 19 miliardi e ha fatto ricorso alla legge Chapter 11, che nel diritto americano consente alle imprese che lo utilizzano una ristrutturazione a seguito di un grave dissesto finanziario. Tale legge prevede un piano – la cui durata varia in base alla complessità della situazione – per consentire il risanamento dell’impresa e la ripartenza. Nel caso in cui il piano proposto dall’azienda non venga accettato, il giudice può però convertire la procedura nel Chapter 7 e iniziare la liquidazione.
Da aprile l’azienda è diventata insolvente, accumulando 19 miliardi di dollari di debiti, di cui 4 miliardi in obbligazioni e il resto sotto forma di “lease” garantiti dalla sua flotta di autoveicoli. Oggi Hertz è arrivata a gestire una flotta di 770.000 veicoli, ed è la numero a livello mondiale, mentre negli USA è superata solo da Enterprise.
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