Attualità

La Commissione Giustizia boccia il ddl concorrenza

Stroncate le norme sul risarcimento in forma specifica e la cessione del credito contenute nel ddl

Come già avvenuto nel gennaio 2014, la commissione giustizia boccia nuovamente i provvedimenti sull'Rc auto contenuti nel ddl concorrenza, del tutto simili a quelli contenuti dell'art.8 del decreto Destinazione Italia, stroncato per l'appunto l'anno scorso. La commissione giustizia ribadisce la sua posizione, opponendosi a norme che sono un “copia-incolla” delle precedenti.

Il ddl concorrenza, come è noto, prevede uno sconto significativo del prezzo della polizza se l'assicurato rinuncia alla cessione del credito e accetta il risarcimento in forma specifica presso carrozzerie convenzionate . Ecco cosa ha detto la commissione giustizia sulla cessione del credito:

“Si rileva una grave limitazione delle facoltà contrattuali degli assicurati espressamente riconosciute dal codice civile, e si attribuisce, invece, maggiore forza contrattuale all'assicuratore. La disposizione non risulta, inoltre, sorretta da adeguata giustificazione sotto il profilo dell'efficacia del contenimento del fenomeno delle frodi assicurative, la cui origine non risiede nell'istituto della cessione del credito in sé considerato. A fronte della prevedibile inefficacia rispetto allo scopo perseguito, si determina invece sotto il profilo del bilanciamento degli interessi, una compressione sproporzionata e discriminatoria delle facoltà contrattuali di una specifica categoria di creditori”.

Ed ecco come si è prunuciata in merito al risarcimento in forma specifica: “L'assicurato-danneggiato, a fronte del previsto sconto sul premio di polizza, perderà il diritto al risarcimento integrale del danno al mezzo, essendo obbligato a ripararlo presso una carrozzeria convenzionata, in totale stravolgimento dei principi codicistici in materia. La disposizione attribuisce inoltre, di fatto, all'assicuratore il potere di decidere le condizioni di mercato dell'autoriparazione, con prevedibile riduzione degli standard qualitativi e di sicurezza delle riparazioni. Si creerebbe altresì il rischio di creare un percorso privilegiato verso le imprese fiduciarie dell'assicuratore, spingendo le imprese indipendenti fuori dal mercato e limitando fortemente la capacità contrattuale in tale settore. Per tali ragioni, la disposizione andrebbe soppressa“.