La maggior parte viene rubata per rivendere i ricambi
Furti d'auto in calo in Italia , ma il fenomeno si mantiene su proporzioni rilevanti. Dai 112.926 del 2013 si è passati ai 103.067 del 2014, con la Campania che resta la regione con il più alto numero di furti (20.972), seguita da Lazio (17.284 furti commessi) e Sicilia (15.103).
i ladri hanno preso di mire soprattutto le utilitarie italiane, ovvero la Panda, la Punto e la Y. In Sicilia le più “rubate” sono le Fiat Panda (2.947), in Campania le Fiat Punto (2.730), nel Lazio, invece, i furti di Smart ForTwo Coupé (1.164) superano quelli di Fiat Cinquecento (1.016 unità rubate). Tra i modelli stranieri più gettonati, quello che fa più gola è la Volkswagen Golf.
“Se il riciclaggio dei veicoli rubati è più difficile rispetto a prima, grazie ai controlli incrociati tra le banche dati delle varie polizie internazionali che consentono accertamenti più profondi, è anche vero che c'è ancora una forte domanda di auto di piccola cilindrata“, commenta all'Adnkronos Giordano Biserni, presidente dell'Asaps (Associazione Sostenitori ed Amici della Polizia Stradale).
Le utilitarie, spiega, non solo “sono le più facili da rubare ma anche quelle che si prestano ad essere meglio 'cannibalizzate'”, ovvero vengono smontate e vendute a pezzi. Un mercato, figlio della crisi, “che si autoalimenta”.
“Con la crisi c'è stato un ritorno alle riparazioni di auto“, più convenienti rispetto ai risarcimenti previsti dalle assicurazioni in caso di danno al veicolo, sottolinea Biserni. Si ricerca così il pezzo d'auto di ricambio usato perché “permette di rimanere nei costi di spesa”.
La maggior parte delle macchine sottratte ai proprietari, spiega Biserni, “non sono destinate al mercato nazionale o internazionale dei veicoli rubati o per commettere altri reati, sono piuttosto destinate ad essere 'cannibalizzate' per essere rivendute a pezzi”.
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