In Italia il diesel resta la prima scelta degli italiani, con +8% di richieste di auto usate nel I trimestre 2018 e una quota del 52,8% sul nuovo ad aprile. La “campagna contro” non influenza la scelta
“Diesel o non diesel, questo è il dilemma”. Da un lato la volontà di limitarne la circolazione in molti Paesi come la Germania e la città di Roma, dall’altro l’annuncio di alcuni produttori di sospenderne la produzione. Ma se i cittadini tedeschi hanno le idee chiare e hanno già emesso il loro verdetto, con il calo significativo delle vendite, agli italiani il diesel continua a piacere. Tanto che nei primi tre mesi del 2018 il mercato dell’usato registra un aumento delle richieste (+8%), mentre sul nuovo il Bel Paese resiste mantenendo ad aprile la quota predominante (52,8%), pur evidenziando una flessione. In ogni caso la campagna contro il diesel non influenza la scelta, dato che solo una piccola quota afferma di essere stato condizionato dalle continue voci portandoli a non acquistare più un’auto diesel ma a benzina o GPL. Cosa acquisteranno gli italiani entro il 2018? Tra chi ha già deciso, al primo posto si conferma ancora una volta il diesel (per oltre la metà).
Sono questi i principali dati emersi dall’elaborazione del Centro Studi di AutoScout24 (www.autoscout24.it), il portale di annunci auto e moto, leader in Europa, che ha analizzato il mercato delle auto diesel, nuove ed usate, e le abitudini di acquisto degli italiani, con un benchmark con la Germania.
Per quanto riguarda il mercato dell’usato, secondo i dati di AutoScout24, nei primi tre mesi del 2018 in Italia, contrariamente a quanto è accaduto in altri Paesi, si registra un aumento dell’interesse per il diesel, con +8% di richieste rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, segno evidente che questo tipo di motorizzazione è ancora vivo e continua a piacere. Sul nuovo, invece, secondo i dati UNRAE, la quota del diesel sul totale delle vendite si è ridotta – dal 58,4% di aprile 2017 al 52,8% di aprile 2018 -, pur mantenendo il ruolo predominante sulle altre alimentazioni, con i motori a benzina che si fermano al 34,3%.
Diversa la situazione sul mercato tedesco, dove secondo i dati dell’autorità federale per i trasporti (KBA) il peso del “gasolio” è nettamente inferiore ai motori a benzina: da aprile 2017 ad aprile 2018 le vendite sono diminuite del -12,5%, con la quota del diesel che si riduce al 33,4% (-7,9 p.p.), mentre i motori a benzina rappresentano ben il 61,6% (+5,7 p.p.).
Per gli italiani, quindi, il diesel è ancora una realtà, come conferma la ricerca condotta da AutoScout24: oltre la metà (52%) di chi ha intenzione di acquistare un’auto entro il 2018 e ha già deciso è orientato su questa motorizzazione, mentre solo il 26,1% verso quella a benzina.
Ma le “voci” sulle limitazioni delle auto diesel, quale peso hanno avuto nella scelta dell’alimentazione? Poco, dato che per quasi due terzi degli intervistati non hanno assolutamente influito, e solo il 15% di chi era orientato sul diesel ha confermato di aver cambiato idea, preferendo modelli a benzina (36%), GPL (23%) o ibride (19%). In ogni caso, indipendente dall’auto che si guida abitualmente, solo il 15% ritiene che le restrizioni abbiano reso questa tipologia di alimentazione poco interessante, anche se quasi tre su dieci (31,1%) l’acquisterebbe solo a un prezzo vantaggioso.
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