Primo incidente con feriti per la Google car. In alcune situazioni l''auto a guida autonoma si è rivelata troppo rispettosa delle regole. La sfida è riuscire a emulare maggiormente il comportamento umano, più flessibile e trasgressivo
E' noto che da qualche tempo Google sta testando in condizioni reali la sua Google Car, la piccola auto a guida autonoma che ha già fatto parlare molto di sè. Nei vari test l'auto ha dimostrato di comportarsi sempre in maniera ineccepibile, rispettando alla lettera il codice della strada. Ma qui sta il problema: l'auto, in alcune situazioni, è risultata infatti troppo “rispettosa” delle regole, incapace di attuare quelle piccole trasgressioni che in certi casi evitano gli incidenti. Qualche mese fa l'auto, avvicinandosi alle strisce pedonali, l'auto ha improvvisamente rallentato, rilevando che un pedone si stava avvicinando. Così facendo, tuttavia, è stata tamponata dall'auto dietro, convinta che il pedone avrebbe aspettato ad attraversare. Si tratta quindi di uno dei primi incidenti con lievi ferite subiti dall'auto a guida autonoma, che pone al centro della discussione la relazione uomo-robot. I microchip della Google seguono infatti sempre le regole, e non hanno ancora raggiunto quel grado di “flessibilità” tipico degli umani, anche se si stanno avvicinando a passi da gigante, Qualche anno fa in test sperimentale l'auto di Google non è riuscita a superare un incrocio di strade aventi tutte lo stop: i suoi sensori continuavano infatti ad attendere che le altro auto con conducente si fermassero del tutto e la lasciassero passare, invece di avanzare poco alla volta. È bastato questo a mandare in tilt il robot di Google. Le auto guida autonoma dovranno quindi imparare ad essere un po' più aggressive e un po' meno rigide, emulando maggiormente il comportamento umano. Ed è questa la sfida su cui si stanno concentrando i ricercatori
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