Ci vogliono circa 150 ore per verniciare una monoposto. I fattori fondamentali sono il peso e l'aerodinamica, e dopo ogni gara tutte le parti vengono controllate e riverniciate
MERCEDES AMG PETRONAS, Campione del Mondo Costruttori in carica, che ha la propria sede a Brackley, in Inghilterra, è entusiasta delle vernici Spies Hecker usate sulle monoposto e sui camion per il trasporto dei materiali.
“È importante che le monoposto abbiano un aspetto eccezionale e che i loghi dei nostri sponsor siano visibili in modo chiaro. Ma i fattori veramente fondamentali per noi sono il peso della vernice, la velocità di applicazione e la possibilità di utilizzare lo stesso sistema di vernici volta dopo volta per tutta la stagione e con gli stessi ottimi risultati. Spies Hecker ci offre tutto questo” dice Andrew Moody, Responsabile Paint and Graphics di MERCEDES AMG PETRONAS.
La W07 di questa stagione – che prevede 21 Gran Premi in più di otto mesi – oltre a nuovi componenti esterni della carrozzeria e a nuove ali ha anche un nuovo design che utilizza i colori immediatamente riconoscibili del 2015. La monoposto del 2016 ha otto colori e nessuno di questi è disponibile sul mercato: tre nuance di verde e cinque nuance del colore principale chiamato Stirling Silver – in onore di Stirling Moss, pilota Mercedes nel 1955.
Migliaia di ore e altrettanti componenti
Con una livrea così intricata, Moody e il suo team devono affrontare diverse sfide: “Ci vogliono circa 150 ore per verniciare una monoposto, con il musetto e la parte posteriore che da soli richiedono circa 12 ore ciascuno” racconta Moody.
Durante il corso della stagione vengono verniciati migliaia di pannelli e di componenti, a volte si arriva a 150 in una sola settimana. “La velocità di applicazione e l’affidabilità sono essenziali, non ci possiamo permettere componenti non perfetti” aggiunge ancora Moody.
Tutto deve “filare liscio” Tutti i componenti, in particolare quelli con un’importanza aerodinamica, richiedono enorme attenzione ai dettagli. I substrati di una macchina da corsa variano se si tratta di componenti strutturali o cosmetici e questo ha un impatto sui metodi di verniciatura e essiccazione. Ma indipendentemente dal tipo di componente e di substrato, due cose sono sempre vere: “Per noi tutto ciò che conta sono peso e aerodinamica. La fibra al carbonio, per esempio, può essere difficile da trattare perché è porosa e dobbiamo ottenere un’ottima finitura con un peso minimo della vernice. Una tolleranza accettabile per una parte aerodinamica può essere di 0,3mm, un’altezza minuscola per la maggior parte degli addetti che può essere difficile da determinare visivamente nella cabina di verniciatura, ma la regola dominante è sempre che tutto deve filare liscio” spiega Moody.
Sulle monoposto il team Paint and Graphics usa vari prodotti Spies Hecker che possono essere utilizzati dalle carrozzerie nel loro lavoro quotidiano. Il team spesso inizia con il Priomat® Wash Primer 4075. Il Permasolid® HS Vario Primer Surfacer 5340, o il Permasolid® HS Performance Surfacer 5320 sono quindi utilizzati prima dell’applicazione del Permahyd® Hi-TEC Base Coat 480.
Moody dice: “I componenti vengono quindi ultimati con uno o due trasparenti Spies Hecker. Il Permasolid® HS Optimum Plus Clear Coat 8650 è un prodotto assolutamente affidabile che usiamo in molte occasioni. Per quelle parti che dobbiamo rifinire velocemente, invece, ci fidiamo del nuovo Permasolid® HS Speed Clear Coat 8800, un fantastico trasparente alto solido ad essiccazione molto rapida.”
Per assicurarci che le vetture siano il più aerodinamiche possibile, l’80 per cento dei loghi degli sponsor, così come l’iconica stella Mercedes-Benz del musetto, sono applicati sulla vernice con un aerografo.
“L’applicazione ad aerografo della stella è un fantastico espediente creativo ma noi abbiamo bisogno di ripetibilità, costanza e accuratezza. Per completare la stella ci vuole quasi un’ora, 30 diverse fasi di lavorazione ma solo quattro colori: blu, marrone, bianco e nero.”
Il lavoro non finisce con la gara
Dopo ogni gara, viene tolta la vernice alle singole parti che vengono inviate in carrozzeria al team di Moody. Queste parti sono quindi controllate attentamente e di solito riverniciate.
Riverniciare tutti i pezzi della vettura dopo ogni gara può sembrare eccessivo ma, come spiega Moody, ci sono dei validi motivi. “Prendiamo per esempio le qualifiche o le gare in posti come Abu Dhabi o il Bahrain dove c’è molta sabbia nell’aria. Data la velocità che si raggiunge, la finitura può arrivare a sembrare come carteggiata. O se del pietrisco colpisce la vettura può persino staccarne una parte o creare crateri e incrinature nello strato di vernice che andranno sicuramente ad interferire con l’aerodinamica. Ancora una volta si capisce come da un punto di vista aerodinamico tutto debba “filare liscio”, persino a gara ultimata.”
Non solo monoposto
Le vernici Spies Hecker non sono riservate solo alle vetture da corsa, sono infatti otto i camion della scuderia rifiniti con i prodotti Spies Hecker circa ogni due anni. E il team di Moody vernicia centinaia, se non migliaia, di pannelli per il garage e per l’area hospitality oltre ai carrelli, alle bottiglie per l’acqua e alla postazione degli ingegneri al muretto.
Joachim Hinz, Brand Manager di Spies Hecker per Europa, Medio Oriente e Africa, dice: “Ci confrontiamo con Andrew Moody ed il suo team da molto tempo, capiamo a quale tipo di pressione sono sottoposti e cosa viene richiesto ai nostri prodotti perché siano prestazionali giorno dopo giorno e stagione dopo stagione. Siamo molto orgogliosi di riuscire a garantire i risultati di cui hanno bisogno per le prestazioni delle loro vetture sui circuiti.”
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