Attualità

Il mondo cambia, le carrozzerie Acoat sono accompagnate…

… in questi cambiamenti da AkzoNobel, che è molto attiva sul tema. Tanto da organizzare a inizio 2025 due giornate per dare visione globale sulle novità in tema di Intelligenza Artificiale, robotica, ADAS, gestione delle risorse umane e sostenibilità

La digitalizzazione sta cambiando il mondo. Non c’è giorno che sui quotidiani manchi una notizia di cambiamento. Intelligenza Artificiale, robotica, gestione delle risorse umane e sostenibilità. Stare al passo con il cambiamento non è facile, ma soprattutto è una necessità. Lo ha ben capito AkzoNobel che già da anni è molto attiva su questi temi e che ha aperto il 2025 con un doppio evento, prima a Bologna e poi a Roma, per divulgare questi temi alla sua rete di carrozzerie Acoat Selected e ai distributori di zona che vogliono approfondire. Una giornata a Bologna per raggruppare le carrozzerie Acoat Selected del Nord Italia e una a Roma per il Centro-Sud. Vista l’idea intrigante, i temi coinvolgenti, noi di Car Carrozzeria non potevamo mancare come spettatori ma anche come parte attiva, come vedremo.

IL BENVENUTO DAL TEAM AKZONOBEL

La giornata si è aperta con il benvenuto di Massimiliano Cremonesi affiancato dall’intero team AkzoNobel che è coinvolto sul territorio. Poi la parola è passata a Riccardo Sarandrea, che ha introdotto i temi con una breve presentazione sulla situazione attuale del mercato e del megatrend che sono stati identificati come temi da sviluppare nella giornata. Riccardo è partito dalla digitalizzazione e dalla concentrazione di popolazione nelle grandi città. Questi due fattori creano una nuova mobilità, spesso svincolata dalla proprietà della vettura che i carrozzieri non possono ignorare. Poi i cambiamenti delle normative. La SERMI ad esempio, in vigore dal 1° febbraio, in Italia cambia le regole del gioco per alcuni interventi di riparazione che coinvolgono le flotte e i costruttori, che oggi diventano negoziatori del servizio di riparazione e manutenzione per le carrozzerie. Poi le reti di carrozzerie, che spingono verso un consolidamento dei rapporti con chi ha grandi volumi di auto da riparare. Con anche carrozzerie in forte crescita per fatturato e dimensioni che si trasformano in vere e proprie aziende della mobilità.

LA RETE SUSTAINABLE NETWORK

Che per i carrozzieri la sostenibilità sia una realtà importante e strategica è nei numeri: se alla partenza del progetto AkzoNobel Sustainable Network nel 2023 le carrozzerie aderenti erano 22, oggi si prevede che già nel secondo semestre superino le 100. Non è un desiderio di Marco Donzelli ed Alessandro Angeletti che hanno illustrato i progressi, ma una crescita programmata. Perché già nel 2024, a un anno dal lancio del progetto, la rete era di 60 carrozzerie e le richieste di adesione sono in costante crescita. Attraverso questo programma certificato in tre fasi, AkzoNobel sostiene le carrozzerie dapprima nel misurare le emissioni di CO2, successivamente nell’intraprendere un monitoraggio continuo per identificare le opportunità per ridurre il consumo energetico, i costi nonché le emissioni di CO2 e in ultimo implementare i miglioramenti con gli strumenti, la consulenza, il know how e l’esperienza maturati nel settore, al fine di realizzare una significativa differenza nel modo di gestire l’attività. Questi progressi includono tipicamente modifiche alle attrezzature, ai processi e alla scelta dei prodotti, che a loro volta riducono gli sprechi, l’utilizzo di energia, i costi e aumentano l’efficienza.

DUE TESTIMONIAL

A parlare dell’esperienza e dei benefici di AkzoNobel Sustainable Network sono stati due carrozzieri che tra i primi hanno creduto in questo progetto: Manuel Giuggioli di Buferauto e Daniele Giardini di Unikarr. Per entrambi la consulenza e gli strumenti di analisi sono stati fondamentali per migliorare le proprie performance ma anche per sfruttare al meglio importanti investimenti effettuati su fotovoltaico e termico. Grazie a queste analisi è stato infatti possibile individuare inefficienze e ottenere il massimo dagli investimenti iniettati in azienda sull’efficientamento e l’impatto ambientale.

REFINISH+

Enrico Pavone prima di lasciare la parola agli esperti del futuro in carrozzeria ha presentato Refinish+. Si tratta della piattaforma digitale di AkzoNobel sviluppata per aiutare le carrozzerie a migliorare le prestazioni aziendali snellendo i processi e aumentando l’efficienza. È la “casa” digitale della carrozzeria e aiuta a creare un ambiente di lavoro migliore. Permette di risparmiare tempo prezioso e migliorare i flussi di lavoro con un accesso continuo a tutte le soluzioni digitali di AkzoNobel: l’applicazione di recupero del colore Mixit; l’applicazione all’avanguardia per il flusso di lavoro della produzione in carrozzeria, Carbeat; con l’e-learning per guidare il percorso di apprendimento digitale e per accedere alle informazioni chiave sui prodotti. Con Refinish+ il carrozziere può ottimizzare le prestazioni aziendali grazie alle potenzialità di Refinish+ Insights che aiuta a prendere decisioni basate sui dati della carrozzeria.

TROVARE PERSONALE, TRATTENERE IL PERSONALE

Un mantra moderno nelle carrozzerie. Tecniche precise di gestione delle risorse umane per Luca Accornero, Accademico di Milano. Il suo intervento si è focalizzato sulla bestia nera delle carrozzerie e non solo… la difficoltà di trovare personale capace e l’altrettanto ansiogena necessità di trattenere le persone. La sua presentazione è stata di ampio respiro oltre che accattivante per la platea, cercando prima di tutto di trasferire quanto nei giovani siano cambiate le priorità e la visione del mondo del lavoro. Un contesto a cui non ci si può sottrarre ma che va governato sin dal momento del colloquio con un aspirante dipendente. Al quale poi deve seguire un percorso all’interno dell’azienda per creare le basi di un rapporto duraturo con reciproca soddisfazione per dipendente e datore di lavoro. Una esposizione ricca di contenuti e di esempi pratici che ha davvero catturato la platea.

INTELLIGENZA ARTIFICIALE

L’Intelligenza Artificiale è un altro megatrend che ha davvero creato silenzio e attenzione in sala. Stefano Schiavo, coadiuvato da Francesco Cavestro, ha rapito l’attenzione non solo mostrando il grande potenziale dell’AI alla platea con esempi pratici a tema carrozzeria, dove con poche domande l’AI raccoglieva e sintetizzava grandi moli di dati ma anche sulla grande offerta di AI presente in rete, ognuna con specifiche specializzazioni.
La platea ha così scoperto che l’Intelligenza Artificiale è disporre di uno scienziato in azienda a basso costo. Però ha bisogno di dati da elaborare. Per questo oggi un carrozziere deve imparare ad accumulare, archiviare e gestire dati sulla propria attività.

LA TAVOLA ROTONDA

Per chiudere la giornata è poi andata in scena una tavola rotonda per riassumere quanto trattato nel giorno con esperienze pratiche e per introdurre altri temi importanti come la robotica, che nelle carrozzerie entrerà sotto forma di cobot, la gestione e l’evoluzione degli ADAS, l’automazione del colore e il cambiamento dell’automobile. Ai già presenti Luca Accornero e Stefano Schiavo si sono aggiunti: Alessandro Fossati e Riccardo Pozzatello di ADAS Mobile, Oscar Ferraro di ABB Robotica, Massimiliano Genitoni di Alfa Paint Dispenser e Renato Dainotto. Fossati e Pozzatello hanno raccontato alla platea come gli ADAS si stiano evolvendo e come la normativa si stia conformando per una maggiore sicurezza dell’utente. Oscar Ferraro ha anticipato alcuni progetti legati a cobot pensati per carteggiare e verniciare che nel giro di pochi mesi ABB Robotica presenterà. Strumenti diversi dai robot perché collaborano e aiutano l’operatore in sicurezza. Massimiliano Genitoni invece ha parlato di come si sta evolvendo il miscelatore automatico di colore e come Alfa abbia migliorato le prestazioni e risolto alcune problematiche di gioventù del prodotto. Il nostro Renato Dainotto questa volta è stato coinvolto per la sua esperienza di collaudatore professionista per raccontare come potrebbero cambiare le auto ma anche le carrozzerie nei prossimi 30 anni.

a cura di Simone La Rocca - Foto Photo-R