Veicoli connessi e guida autonoma sono destinati a cambiare il mondo della riparazione. Se ne è parlato ad Autopromotec nel corso del convegno sull' Officina 4.0
Autopromotec, la più specializzata rassegna internazionale delle attrezzature e dell’aftermarket automobilistico, ha aperto i battenti con il consueto convegno inaugurale sul tema “Officina 4.0: Il servizio di assistenza e riparazione nel mondo di Internet of Things”. L’intero mondo dell’auto e, in modo particolare, dell’Aftermarket, è investito dal grande cambiamento generato dall’avvento dell’Internet of Things. Nell’officina del futuro il veicolo è collegato in rete: i dati dell’auto sono registrati e trasmessi in modo continuo, così come le informazioni sullo stato operativo e sulle sollecitazioni a cui sono sottoposti i diversi componenti del veicolo.
IL CONTESTO
Fino a poco tempo fa, interviene Gianluca Pellegrini, Direttore di Quattroruote moderatore del convegno, sarebbe stato difficile immaginare un futuro così presente. Adesso la guida autonoma e la connessione tra gli oggetti (Internet of Things) non solo è presente, ma anche in forte accelerazione. Si tratta di un “mega trend” che non può più essere sottovalutato, perché tutte le case auto e i grandi componentisti stanno lavorando in questa direzione.
IL CENTRO DELL’AFTERMARKET
Autopromotec è arrivato alla sua ventisettesima edizione dopo 50 anni di evoluzione, estremamente forte nell’ultimissimo periodo. Mai come quest’anno, le cifre dimostrano la vitalità del settore automotive aftermarket in Italia, con 1.6 51 espositori presenti registrati da tutto il mondo, ovvero il 4% in più rispetto all’ultima edizione. Una completezza espositiva senza eguali. Solo in Italia si contano 2.000 aziende che producono fatturati milionari (38.8 miliardi di euro) nel settore del vehicle repairing. Basti pensare che nel 2016 l’attività di riparazione in Italia ha fruttato 29.5 miliardi di euro. L’export delle eccellenze italiane è fortissimo: 20.000 sono i buyer internazionali che si recano ad Autopromotec per concludere importanti affari. Insomma, Italia come Germania, per competenza, intraprendenza e “fabbrica d’idee” nell’era di “Officina 4.0”, secondo Mauro Severi, Presidente AICA.
FARE SISTEMA
Paolo Vasone, Responsabile Aftermarket ANFIA, crede molto nel dover “fare sistema”: Autopromotec è la piazza ideale dove potersi incontrare e condividere le esperienze. Sia le più grandi aziende, sia quelle minori, durante la rassegna espositiva possono facilmente individuare quali sono i cosiddetti “mega trend”. Le aziende di componentistica in Italia, per esempio, investono 3 miliardi di euro in attività di Ricerca e Sviluppo, cifra importantissima in un periodo in cui l’accelerazione tecnologica è massima. Solo così si può ottenere una credibilità a livello internazionale che permette di raggiungere fino a 85 punti percentuali di fatturato nell’export. Tutte queste dinamiche possono essere in parte compromesse dalla contraffazione, che bisogna assolutamente combattere con la cooperazione di tutti e con il grande aiuto che sta offrendo la Guardia di Finanza. Il futuro, già presente, è sicuramente alta tecnologia, come anche formazione continua soprattutto delle nuove leve. Quindi sì ai programmi pensati per avvicinare e far appassionare i giovani a questo settore dalle grandi opportunità, tutte da cogliere, presenti in un vero e proprio “Autopromotec dei Record”.
LA CONNETTIVITÀ
Franco Fenoglio, Presidente Scania Italia, mostra quanto possa essere migliore un mondo interconnesso. Lo fa con le flotte di veicoli pesanti. Tutti (o quasi) sono abituati oggi a ordinare con un click una maglietta, un paio di jeans oppure un ricambio di un veicolo. Ecco, l’ordine eseguito con un semplice “Invio” dalla tastiera del proprio computer o dallo schermo del proprio smartphone si dovrà subito trasformare da virtuale in pratico. Stazioni di controllo e sensoristica studiata “ad hoc” sono in grado di interagire con veicoli a guida autonoma o meno per ridurre a zero sprechi e perdite
USA (R)EVOLUTION
Pietro Berardi, After Sales President Nissan USA, offre una panoramica delle tendenze a livello mondiale. La digitalizzazione in USA è probabilmente ancora più sviluppata che in Europa. Dall’altra parte dell’Oceano, per comprare l’auto, nuova o usata, non si va neanche più dal dealer: la si sceglie sul computer e la si può far consegnare direttamente a casa, proprio come avviene con un qualsiasi oggetto ordinato su eBay. Il mondo cambia e pure velocemente: 6 clienti su 10 comprano dal Web in USA. La piattaforma Amazon, si sa, ha un proprio canale aftermarket capace di consegnare nella realtà oltre 2 milioni di parti l’anno a un prezzo mediamente più basso del 20% rispetto ai consueti canali di distribuzione. Nuove realtà quindi si affacciano, che comunicano in digitale e che sono soprattutto sempre più aggressive, grazie anche ai vantaggi dell’interconnessione. La digitalizzazione sta entrando prepotentemente anche nelle officine più ricettive ai cambiamenti. Autorizzate o indipendenti che siano, tutte dovranno saper operare in qualità di multibrand, inoltre. Chi non si adegua, perderà la partita, semplice.
SPUNTI PER IL SETTORE
A Eugenio Razelli, Industrial Advisor, spetta tirare le somme di ciò che è stato ampiamente e approfonditamente affrontato durante il convegno di apertura di Autopromotec 2017, aggiungendo interessanti spunti di meditazione. Per assistere a un cambiamento radicale della mobilità, non bisognerà attendere il 2050 o il 2100, è questione di poco tempo: già nel 2025, tutti i veicoli saranno in qualche modo connessi. In altri termini, tutte le auto nuove saranno dotate di particolare sensoristica e telecamere che rivoluzieranno anche il modo di fare assistenza, a questo punto non più meccanica. D’altra parte, l’evoluzione non coinvolgerà solo case auto, componentisti e tutta la filiera, ma anche le istituzioni che dovranno contribuire a favorire con incentivi e quant’altro il progresso, soprattutto in maniera sempre più rapida ed elastica. L’MCTCnet è un protocollo di comunicazione, per capirsi, ma certo non ci si limiterà a questo. Manca per esempio ancora un protocollo che permetta di collegare tutte le attrezzature. Insomma, salire in auto sarà come salire in aereo, tutto dovrà essere perfettamente predisposto per affrontare in totale sicurezza il più lungo dei trasferimenti.
L’OFFICINA DEL FUTURO
Il convegno inaugurale di Autopromotec 2017 si conclude con la visita di approfondimento a “Officina 4.0: Proof of Concept”. L’iniziativa, sviluppata in collaborazione con Accenture, consiste in un percorso virtuale all’interno dell’officina di domani, lungo il quale il visitatore ha l’opportunità di vedere con i propri occhi quale sarà il futuro del mondo delle riparazioni, quali le tecnologie e in che modo cambierà il ruolo dei professionisti. Il tutto attraverso una “Proof of Concept”, ovvero una rappresentazione dei nuovi percorsi di rilevazione del guasto, degli interventi di diagnosi e delle successive operazioni di riparazione. Con l’organizzazione di “Officina 4.0: Proof of Concept”, Autopromotec conferma ancora una volta la sua posizione di punto di incontro irrinunciabile del l’aftermarket non solo come vetrina espositiva, la più completa sul mercato in termini di prodotti e servizi, ma anche di anticipatore di quelle tendenze che andranno, in un futuro prossimo, a caratterizzare il mondo della riparazione.
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