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Il carrozziere che ama l’ACQUA: Lorenzo Pasini

Abbiamo intervistato Lorenzo Pasini, con suo nipote Stefano, che ha sposato da 20 anni i prodotti all’acqua Lechler nella sua Carrozzeria Luisa di Monfalcone (GO). La testimonianza diretta
di uno che lavora e non teorizza, come piace a noi di Car Carrozzeria

Carrozzeria Luisa di Monfalcone. Ecco con cosa voleva stupirci Francesco Cucca, Sales Manager Italia di Lechler, quando ha chiuso l’intervista pubblicata sul numero 672023 di Car Carrozzeria. Si parlava della tecnologia Lechler e dei sei processi che mette a disposizione del carrozziere. Bene, ecco che proprio Lorenzo Pasini, titolare della Carrozzeria Luisa, ci ha stupito appena lo abbiamo incontrato: «Senza la tecnologia all’acqua di Lechler la mia carrozzeria non sarebbe qui, comoda per i clienti, nel centro di Monfalcone (GO), circondata da condomini residenziali».

Perché la carrozzeria non sarebbe qui?
«Se utilizzassimo prodotti “convenzionali” pur con tutti i dispositivi di filtraggio nell’aria si sentirebbe odore di “chimica”, e i residenti si lamenterebbero giustamente. Invece usando i cicli all’acqua di Lechler, l’impatto sull’ambiente è molto basso, per noi è importante avere rispetto, e questo ci permette di restare a lavorare in un’area centrale di Monfalcone che è comoda anche per i nostri clienti».

Ciclo totalmente all’acqua, ovvero?
«Entriamo nel dettaglio del processo Aqua-Tech che usiamo quotidianamente nella mia carrozzeria. I fondi: HS611Hydrofan 1K Sealer Light Grey e HS626Hydrofan 2K HB SurfacerLight Grey. Fondo isolante o riempitivo secondo il lavoro da fare e di cui vi abbiamo preparato delle prove in cabina da visionare per farvi vedere e toccare la qualità e gli spessori raggiunti. Sui fondi c’è sempre molto scetticismo ma con questi prodotti io faccio di tutto, dallo smart repair al restauro delle auto storiche. Poi, ovviamente, le basi: Hydrofan HE Basecoat System pronte all’uso e senza miscelatori, comode da usare, senza sprechi e perfette per raggiungere il corretto punto tinta anche in presenza di verniciatura in doppio strato. Infine, quello che per me fa la differenza in termini di rispetto dell’ambiente e di qualità: HC200 – Hydrofan 2K HI-Tech Clearcoat – trasparente 2K all’acqua, che ci regala grandi soddisfazioni ogni giorno, applicazione dopo applicazione».

Da quando usate il ciclo all’acqua?
«Lo abbiamo testato appena uscito sul mercato, era il 2002. Quindi lo abbiamo inserito progressivamente nel nostro ciclo di lavoro sino ad arrivare a qualche anno fa dove siamo arrivati al 80-90% senza problemi, anzi con molta soddisfazione. Posso affermare con orgoglio che sono stato tra i primi, in Italia e Lechler ci dice anche in Europa, a testare i vari prodotti. Come i fondi e il trasparente. C’è chi dice che i prodotti all’acqua come questi sono lenti, ma non è vero. Basta usarli correttamente. Poi io trovo in questa tecnologia tanti vantaggi: il trasparente è, come dire?, “lattiginoso”, quindi sui cofani carichi poco e risparmi quantità nell’applicazione senza rinunciare alla perfezione del lavoro. Ottima resistenza ai graffi una volta essiccato, che per il cliente è importante. Tempi di lavorazione paragonabili a un trasparente classico, quindi cicli con tempistiche normali. Veloce da applicare e con meno spreco. Tenuta elevata nel tempo, e anche questo è un plus per il cliente finale. Poi c’è l’aspetto dell’impatto ambientale: hai la consapevolezza di usare un prodotto molto ecologico e sappiamo tutti ormai che ci verrà chiesto di essere sempre più ecologici. Le grandi aziende devono già redigere documenti sull’impatto ambientale che coinvolge anche la filiera. Anche a noi piccoli imprenditori verrà a breve chiesto di fare la nostra parte e con questi prodotti si è già in pole position. Poi, un altro aspetto che molti sottovalutano: il trasparente all’acqua è meno soggetto alla elettrostaticità e quindi si formano meno sporchini e la finitura è più veloce».

Quindi consiglieresti il ciclo tutto all’acqua ai carrozzieri che ci leggono?
«Sì, certo. In più Lechler, con i suoi rivenditori, offre un ventaglio completo di prodotti per adattarsi alle singole esigenze. Dal rivenditore Canton Colori ho scelto l’acqua ma ci sono anche i prodotti rapidi all’aria, per gli infrarossi e gli UV. Insomma, una gamma davvero completa. Io sono oltre 20 anni che ho sposato i prodotti all’acqua e sono molto soddisfatto. Anzi, aggiungo: sono soddisfatto dal 1990, ovvero da quando ho scelto Lechler per la mia carrozzeria».

Lorenzo, come è nata la Carrozzeria Luisa?
«La carrozzeria è stata fondata da mio padre Pericle: lo scrivo con orgoglio ovunque, biglietti da visita, carta intestata ed è persino presente nella registrazione alla Camera di commercio. Mio padre ha iniziato nel 1947 e ha costruito la sua prima carrozzeria nel 1952, la seconda di Monfalcone. Io ho imparato tutto da lui, durante le vacanze estive aiutavo e mi sono appassionato a questo lavoro. Mio padre negli anni 70 aveva pure un colorificio insieme a un socio. Era un uomo molto intraprendente e intelligente. Adesso guardo al futuro con mio nipote, figlio di mia sorella: Stefano si è appassionato a questo lavoro e sarà lui a portare nel futuro la Carrozzeria Luisa. Lui è più portato per la gestione che per il lavoro in cabina, ma è giusto così. Con Stefano abbiamo iniziato a investire per il futuro, ovvero possiamo calibrare gli ADAS e lavorare su autovetture elettriche e ibride. Siamo entrati in Auto180 perché riteniamo che fare parte di un gruppo sia importante in vista dei cambiamenti che si profilano all’orizzonte nel nostro lavoro».

Che clienti avete?
«In questo momento non condividiamo molto le condizioni delle convenzioni con le assicurazioni, ne abbiamo però un paio perchè abbiamo trovato degli accordi ragionevoli. Poi abbiamo una clientela di privati che cercano la qualità della riparazione, una qualità che duri nel tempo. E questo noi lo facciamo da sempre, da quando mio padre ha iniziato».

a cura di Renato Dainotto - Foto Photo-R