Quando fai una intervista, alle volte, è come sedersi davanti al panno verde per giocarsi le carte delle domande sperando nelle risposte giuste che fanno notizia. Alla ICR, in occasione dell’intervista su H79 e i suoi primi 10 anni, le regole del banco sono differenti. Con un prodotto di questo successo Sergio Davin Marketing & Technical Training Manager, Carlo Forcina, Sales Manager Refinish Italia e Alessia Rebecchi Branding, Communication & Digital Marketing Manager, i protagonisti della nostra intervista, hanno sempre avuto l’asso nella manica per vincere la partita
Carlo, H79 quando è nato?
«Facile rispondere. Sul mercato da 9 anni e progettato 10 anni fa quando sono iniziati i test. C’è molto di più di una semplice cronologia. Preparandoci a festeggiare il decennale di H79 abbiamo ricostruito la sua genesi e il suo sviluppo. H79 nasce dall’esigenza dei carrozzieri e per andare a occupare un segmento di mercato che non esisteva all’epoca».
Sergio, quali erano le esigenze di 10 anni fa?
«Diciamo che 10 anni fa sono nate esigenze che oggi sono il perno della soddisfazione di un cliente per un’azienda che opera nel refinish. Ieri come oggi, il carrozziere chiedeva e chiede qualità e una maggiore velocità nel ciclo di lavorazione per migliorare la produttività.
Poi questo miglioramento delle performance ha richiesto anche un abbattimento del consumo energetico e la grande flessibilità di questo trasparente lo ha permesso. Così come si è ben adattato anche allo spot repair. H79 nasce per rispondere a quelle esigenze che, 10 anni fa, erano una opzione per il carrozziere più attento, più visionario e più focalizzato sulla gestione economica e che oggi sono una necessità diffusa e condivisa. Una necessità che due anni fa è diventata quasi un obbligo quando assistemmo all’impennata dei costi energetici. H79 avendo queste caratteristiche 10 anni fa è stato subito un successo»
10 anni? Ma è sul mercato da 9 anni?
«Non ho sbagliato con i tempi. 10 anni fa H79 veniva usato nelle nostre carrozzerie in latte anonime per l’ultima fase di verifica prima del lancio ufficiale.».
Carlo, Sergio ha usato l’aggettivo “flessibile” per H79. Ovvero?
«Versatile perché si adatta a varie lavorazioni e ha un ciclo elastico. Grazie ai 4 catalizzatori la versatilità è dunque altissima: si può risparmiare energia, velocizzare il ciclo, fare spot repair oppure lavorazioni estese.
Con H79 10 anni fa abbiamo presentato un prodotto all’avanguardia, tanto che ancora oggi è altamente competitivo e non è stato necessario modificarlo. H79 è il frutto del nostro laboratorio di Ricerca & Sviluppo che ha lavorato in stretto contatto con i migliori fornitori di resine. E ancora oggi viene controllato con attenzione lo standard di qualità delle materie prime per garantire la qualità finale del lavoro, elemento imprescindibile del successo di H79. Anche il processo di produzione è altamente controllato per verificare la qualità. In più, in tempi di difficile reperibilità di verniciatori esperti è molto facile da applicare».
Alessia, come pensate di celebrare i 10 anni di H79?
«In questi giorni inizia la produzione limitata di H79 con una confezione celebrativa. La latta è di colorazione azzurro pastello e la scritta H79 è preminente rispetto a Sprint. Poi campeggia in bella vista il numero 10 circondato dall’alloro per ricordare i 10 anni di successi.
Una latta con un design dalle caratteristiche vintage per dare più risalto alla storicità del prodotto. Saranno realizzate un numero limitato latte che alcuni carrozzieri stanno già prenotando con l’obiettivo di conservarle come collezione. Poi a breve lanceremo anche un’iniziativa per la nostra community social legato ad H79».
Sergio, il futuro? Arriveranno nuovi prodotti?
«Certamente, i nostri laboratori stanno lavorando a nuovi stucchi e ottimizzando la tecnologia legata all’essiccazione UV. ICR ha il vantaggio di avere un centro di ricerca e sviluppo oltre a una struttura interna per testare a lungo i prodotti. Stiamo lavorando ad un nuovo trasparente di ultima generazione che affiancherà ad H79 senza snaturare le caratteristiche e le performance che ne hanno decretato il grande successo in questi anni».
a cura di Renato Dainotto - Foto Photo-R
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