I titolari della carrozzeria Stadio di Camaiore si erano detti fin da subito estranei alla maxi-truffa orchestrata dai clan dei Casalesi
Aldo e Sandro Castoro – i due carrozzieri coinvolti nel presunto giro di truffe alle assicurazioni orchestrato dal Clan dei Casalesi – non sono più agli arresti domiciliari. Lo ha deciso il Tribunale del riesame, a cui si era appellato il loro avvocato. Sandro Castoro – il titolare dell'autocarrozzeria Stadio di Camaiore – è già tornato al lavoro. Aldo, che figurava come socio, era già in pensione.
L'inchiesta della Procura sta andando avanti e i due, sebbene liberi, rimangono fra i 70 indagati. Gli imprenditori, fin da subito, si erano detti estranei alla vicenda. Avevano spiegato che si erano limitati a riparare i danni delle automobili portate dai clienti. I magistrati che seguono l'inchiesta ipotizzano un giro di falsi incidenti e falsi certificati medici con truffe alle assicurazioni in tutta la Versilia. Con una parte dei rimborsi recuperati (il 20%) riservato al Clan dei Casalesi.
I presunti raggiri alle compagnie di assicurazione – secondo l'accusa – sono andati avanti dal 2009 al 2013. Gli inquirenti sostengono che a capo della struttura criminale vi fosse Salvatore Mundo, detto “o’ mister”.
(fonte: il Tirreno)
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