Alcune assicurazioni hanno imposto ai periti l'utilizzo di software che non consentono di quantificare ore di lavoro e costi
I carrozzieri di Confartigianato e Cna di La Spezia, raccolgiendo le ripetute lamentele dei colleghi, hanno presentato un reclamo sulle modalità di esecuzione delle perizie ritenendole in contrasto con la legge.
Pier Luigi Peroni, Presidente di Confartigianato Carrozzeria e Salvatore Vitarelli presidente Cna Carrozzeria hanno scritto nei giorni scorsi una lunga lettera a CONSAP S.p.A., Concessionaria servizi assicurativi pubblici Spa e ad IVASS, Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni. Sotto accusa il software per la quantificazione dei danni che è stato installato nel tablet dei periti. La stima del danno, secondo i carrozzieri, prescinde infatti dall'oggettività del perito stesso, il quale è chiamato ad esprimere solamente un giudizio che indica genericamente la gravità dell’intervento ripartivo. Il perito non solo non ha la possibilità di selezionare i tempi di lavorazione più adeguati, ma non è in grado di conoscere quante siano le ore di lavoro riportate nella stima, né come queste ore siano distribuite, e neppure quali siano i costi per i materiali d’uso calcolati. Il software, infatti, trasforma l’operazione prevista direttamente in euro, senza visualizzare in quale maniera si è arrivati a stabilire l’importo. La stima, inoltre, è fatta utilizzando tempi predisposti dall’impresa, che in modo autonomo riducono quelli normalmente indicati nei tempari in uso ai periti assicurativi.
Secondo le associazioni dei carrozzieri tale procedura contrasta in modo palese con la legge, non solo perchè il calcolo viene presumibilimente fatto su tempi e costi inferiori a quelli depositati dalle Associazioni ma anche perchè il perito è obbligato a fare una stima predisposta unilateralmente da chi ha interesse, anche se non condivisa.
(fonte: cittadellaspezia.com)
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