Dalla sua matita sono uscite la Miura, la Alfa Carabo e molte altre icone del design automobilistico. Pubblicato un doppio volume dedicato a questo genio autodidatta
Dietro le auto da sogno, che hanno segnato la storia dell'automobilismo, c'è quasi sempre la matita di un “maestro” del design automobilistico. Nel gota dei designer un posto d'onore spetta anche a Marcello Gandini, visionario autodidatta che ha dato vita a capolavori come la Miura, la Lancia Stratos HF Zero o il concept della Alfa Carabo. Dietro lo schizzo della Miura, con il quale il mitico carrozziere torinese Bertone sbaragliò la concorrenza, c'è la mano di Gandini, sconosciuto ventisettenne che proprio in quelle settimane aveva assunto la responsabilità del design andando a sostituire Giorgetto Giugiaro. Con la Miura comincia già a manifestarsi la cifra stilistica di Gandini, caratterizzata da forme audaci e linee che danno a risalto a spigoli vivi e profili “taglienti”. Il gusto del dinamismo si evolverà negli anni successivi con i progetti della Alfa Carabo (vero e proprio “manifesto” del design di quegli anni) della Montereal, della FIAT X 1/9, della Lancia Stratos, ma anche di auto come la Citroen BX o la BMW Serie 5 E12.
Gandini romperà nel 1978 il rapporto con Bertone, ma il suo estro creativo prosegue anche nei decenni successivi, fino al suo ultimo lavoro: la Stola S86 del 2005.
La storia e il percorso professionale di Gandini – rimasto finora piuttosto nell'ombra – è stata ricostruita grazie all'imponente lavoro del giornalista Gautam Sen, di cui è stato pubblicato da Dalton Watson il doppio volume “Maestro of Design”, 800 pagine in cui sono state raccolte confidenze dirette, testimonianze, foto, bozzetti e molto altro materiale inedito.
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