In sensibile aumento, secondo l'ultimo rapporto LoJack, i furti ai SUV: 8,19% in più nel 2017 rispetto all'anno prima
Nel 2017 i furti d’auto, secondo il rapporto della LoJack, sono stati 99.987, il 7,5% in meno rispetto al 2016. In sensibile aumento sono stati tuttavia i furti ai SUV (8,19% in più sul 2016). Se da una parte ciò può essere spiegato con il forte incremento dell’incidenza dei SUV sul parco circolante, dall’altra appare evidente che i ladri hanno le idee chiare sulle auto da rubare. Furti sempre più “mirati”, dunque, con percentuali di recupero del 40% in media, ma solo del 33% nel caso dei SUV.
La regione che ha registrato il più alto numero di furti è stata la Campania, con 19.915 veicoli rubati e sol il 30,86% recuperi, seguita dal Lazio con 18.417 furti e il 28,7% di recuperi.
Tra i 10 modelli di SUV “preferiti” dai ladri ci sono i SUV con un valore medio superiore a 20 mila euro. Tra i modelli più rubati ci sono la Nissan Qashqai (656 furti), Kia Sportage (429), Range Rover Sport (399), Toyota RAV4 (396) e Range Rover Evoque (335) , Hyundai Tucson (267), Mercedes-Benz ML (194), BMW X1 (169), BMW X5 (118), Mitsubishi Pajero (113)
Ogni giorno, secondo il dossier, vengono rubate in Italia 274 vetture e di queste 164 non fanno ritorno al loro proprietario
Quasi il 25% dei furti di SUV viene effettuato utilizzando due tecnologie: il sistema di riprogrammazione della chiave e il “relay attack”. Il primo si serve della connessione alle porte OBD dell’auto e consente al ladro, entrato nell’abitacolo, di ottenere facilmente una nuova chiave in meno di un minuto. Il secondo metodo non prevede l’uso di due ripetitori in radiofrequenza che inercettano la comunicazione tra l’auto e la sua chiave anche quando è nella tasca del proprietario.
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